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#B1FVolley – La doppia promozione di Ravenna: la storia torna ad essere il presente

olimpia cmc ravenna - acca avellino

(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Dagli anfratti della memoria. Bernardi, Prati, Benelli, Zambelli, Tavolieri, Bigiarini, Arfelli e un elenco lungo 11 anni. Tanto per tenere a mente solo quelli in cui ha vinto lo scudetto consecutivamente: un record imbattuto e forse imbattibile fra l’inizio degli anni 80 e quelli 90. Una dominazione che si è estesa anche in Europa con due incredibili Champions League e sul Mondo, quando era già arrivata l’epoca del Messaggero. Un presidente (Alfa Garavini), un mega dirigente (Giuseppe Brusi, capace poi di vincere anche al maschile, esempio più unico che raro) e un allenatore che cambiò la storia della pallavolo con le sue idee e le sue innovazioni (Sergio Guerra).
Una storia che sembrava essersi persa come spesso accade nello sport: quel patrimonio di storia disperso in due società, con le coppe (materiali) vendute per pochi spiccioli, ma con una base fatta – ancora oggi – di centinaia di ragazzine che vogliono giocare a pallavolo.
Proprio come quella prima “nidiata” che portò Ravenna nella mappa della storia. E’ passato tanto tempo da allora, alcuni protagonisti non ci sono più, altri ne sono arrivati e ieri sera nel glorioso Palacosta, in quei tempi lontani culla della pallavolo ravennate, con la famosa “curva del cesso” dove stazionavano gli ultras, Ravenna ha centrato la sua seconda promozione in A-2 nel giro di pochi giorni. Prima la Teodora Ravenna e ieri sera l’Olimpia. Oggi nomi e realtà staccate (anzi in conflitto). Due promozioni differenti, ma con la stessa determinazione. La squadra che fa capo alla Bunge di Marco Bonitta (con Breviglieri allenatore) e l’altra che a questa si “oppone”. Non come pallavolo, ma come idee.
Vecchi rancori e dissapori che sarebbe il caso di seppellire. Quei tempi lontani di successi non torneranno tanto facilmente, ma con il tessuto e la tradizione quella storia può tornare presente. Se si riesce a camminare nella stessa strada. Uniti e non divisi. Per una sola A-2, puntando a tornare nell’Olimpo, dell’Olimpia…

Foto di Fabrizio Zani

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