(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Con un videomessaggio ha salutato tutti. Società, tifosi e quanti ha incrociato nei suoi tre anni passati alla Pomì. Il capitano di tante battaglie e di tante vittorie colorate di rosa, Scudetto, Supercoppa, Champions, non sara’ più lei a conclusione di un ciclo meraviglioso ma che rimarrà per sempre nei cuori di chi ha avuto il piacere di conoscerla. Valentina Tirozzi cambia strada, giocherà ne Il Bisonte, anche se molti tifosi avevano sperato che ci fosse spazio per il capitano nel futuro della Pomì. Non sarà così anche se mai si potranno cancellare i momenti vissuti con Vale: ” E’ venuto il momento – commenta nel videomessaggio con la maglia della nazionale – di condividere con voi una delle scelte più sofferte della mia carriera sportiva. Non sarò più il capitano della Pomì e non indosserò più quella maglia rosa che mi sono cucita addosso nelle ultime tre stagioni. So di lasciare un posto e delle persone speciali ma sono serena perchè la vita di una atleta è fatta di cicli che si aprono e che si chiudono. Emozioni e risultati condivisi insieme con la fortuna di aver anche vinto con bravura e ne sono orgogliosa. Di aver fatto di un progetto e un ciclo vincente in un modo che rappresenta la mia difficoltà maggiore nel lasciarvi oggi. Ringrazio tutti e vado via con un bagaglio impagabile di affetti, di amicizie e di esperienze nuove. Una parte del sangue che mi scorre nelle vene è diventato rosa e rimarrà per sempre. Vi aspetto e non vedo l’ora di tornare al PalaRadi. Vi abbraccio portandomi dietro un po’ di voi e sperando che un po’ di me sia sempre con voi”. C’è davvero tutto quello che in tre anni squadra, società, tifosi e Vale Tirozzi hanno costruito insieme. Un legame che si scioglie formalmente ma che non lo sarà mai realmente. Mancherà a tutti il capitano della Pomì per quel suo dna….rosa che ha contraddistinto Vale nel bene e nel male, nelle vittorie e nelle sconfitte, da capitano vero. Questo non si cancellerà mai. Con Sirressi e Stevanovic candidate alla successione.
Foto di Roberto Muliere