L’Italia esce dal campo con una medaglia d’argento e tanti, tanti rimpianti per aver perso una finale che ha avuto in pugno nei primi quattro set, ma non è riuscita a vincere. Il Brasile del maestro Zé Roberto ci ha battuto ancora una volta, 3-2 (26-24 17-25 25-22 22-25 15-8) nella finale per l’oro di Nanchino. Le sudamericane non hanno rubato nulla, perché ai loro meriti hanno aggiunto i demeriti della squadra di Davide Mazzanti.
Le azzurre hanno giocato anche oggi una grande pallavolo, ma non hanno avuto quell’istinto da killer che gli avrebbe permesso di trasformare le fantasie di inizio torneo in realtà.
L’andamento del match parla chiaro: Sotto 4-9 la squadra italiana ha iniziato a “fabbricare” punti ha rimontato si è portata in vantaggio 23-21, poi ha sprecato il gran lavoro e perduto il parziale. De Gennaro e compagne si sono tirate su le maniche ed hanno dominato il secondo (25-17) e gran parte del terzo. Avanti 18-11 si sono incredibilmente arenate. Sarebbe impietoso dare delle colpe, ma sta di fatto che il cambio palla è divenuto un problema, con la Egonu marcatissima e la ricezione balbettante. Il Brasile ha rimontato e ringraziato chiudendo 25-22.
Quasi in fotocopia il quarto set, con l’Italia in vantaggio 19-12, ma incapace di chiudere di slancio e costretta a sudare per arrivare al quinto set, in cui il match non ha vuoto più storia.
Come al solito in grande evidenza Paola Egonu (29 punti) ben affiancata da Caterina Bosetti (17 con il 50% in attacco). Ottimo l’ingresso di Bonifacio (10 su 13) dal secondo set al posto di Raphaela Folie infortunatasi ad un dito e costretta a lasciare il campo.
Finisce così l’eccezionale World Grand Prix 2017 delle Azzurre, con una medaglia d’argento che brilla, ma con tanto rammarico nella testa. Quello che è certo è che questa Italia continuando su questa strada a quell’argento potrà far cambiare colore.