(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Fefé De Giorgi la butta sul ridere, almeno ci prova, come sempre ha fatto in carriera (da giocatore e da allenatore) per stemperare la amarezza che regna in conferenza stampa. “Mi dispiace per le persone che sono venute. E’ stata una grande festa di sport, mi spiace che non siano potute andare via con il sorriso”, ha detto l’allenatore della Polonia parlando della gente bianco rossa che si era data appuntamento allo Stadio Nazionale. Ma anziché vedere vincere la loro squadra a trionfare è stata la Serbia di Nik Grbic.
“Loro hanno fatto tutto un po’ meglio di noi e nella pallavolo vince di solito chi gioca meglio a pallavolo. Non penso che ci sia una questione di leader o di di psicologia, – ha detto ancora il tecnico di Squinzano – ma di questioni tecniche. Abbiamo avuto le nostre occasioni, ma non le abbiamo sfruttate”. Nel primo set, ancora nel secondo e nel terzo con una rimonta che poteva andare a finire molto diversamente. Ma la Serbia è stata brava e non ha lasciato spazio al recupero della Polonia: nonostante la pesante sconfitta (“l’Europeo non finisce qui abbiamo tutte le possibilità per rifarci e cercare una strada per arrivare a Cracovia”) i 60/65 mila dello Stadio hanno spinto Kurek e compagni fino alla fine, senza mollare un secondo e poi senza un fischio o una protesta sono andati via in silenzio. Sparsi nella notte di Varsavia, qualcuno si è rifugiato nell’alcol, qualcuno si è ammazzato di dolci e di hamburger per dimenticare la delusione. Per Fefé De Giorgi, re di Polonia, nelle ultime due stagioni con lo Zaksa, adesso inizia una settimana complicata. La vittoria del Trofeo Wagner e la grande passione per il volley, saranno una minaccia in più. Dovrà ricostruire la fiducia della squadra in fretta per puntare a entrare fra le migliori 4 di questo Europeo: non sarà una passeggiata…
- #EuroVolleyM2017 – La Serbia fa “piangere” 60mila tifosi polacchi
- #FIVBGirlsU18 – Quarti di finale: Italia contro Stati Uniti alle 18