(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) C’è stato un periodo in cui ci si lamentava sempre del livello dei battitori italiani. Che rispetto i giocatori stranieri facevano meno ace e che i nostri tiravano mozzarelle nel campo avversario. Quello era il passato. Anche senza Osmany Juantorena e Ivan Zaytsev, due che con la battuta hanno sempre fatto male, l’Italia ha imparato a pungere parecchio con il servizio gli avversari.
Fa una certa impressione vedere tre azzurri nei primi 6 della classifica dell’Europeo considerando che ci sono personaggioni della battuta come Grozer o Ngapeth (che però ha giocato poco), Le Roux e compagnia cantanti.
Ebbene il vice capitano Filippo Lanza ha 11 ace in 4 gare con una media di 0.79 ace a set. Dietro a lui Simone Giannelli che sta a 9 (0.64 la media), sul podio anche il ceco di Monza Dzavoronkov (7 ace con 0.5). Maxim Mikhailov è al quarto posto con 6 ace in 9 set giocati e quindi con una media un po’ superiore (0.67 per set). Stesso bottino per Oleg Antonov (che uno specialista del servizio è comunque visto che anche a Trento entrava solo per questo fondamentale), anche se la sua media scende a 0.43.
Insomma c’è di che stropicciarsi gli occhi considerando anche che a questa lista, almeno per il momento, manca anche Luca Vettori che con la battuta di solito ci sa fare. E che potrebbe dire la sua se l’Italia continuerà a restare dentro al torneo.
Come si dice il bisogno aguzza l’ingegno e gli azzurri hanno aguzzato il braccio, diventando (almeno fino alla vigilia della gara con il Belgio) battitori implacabili.
