A volte ritornano ! Simone Valenti la pallavolo di buon livello l’aveva conosciuta da giovanissimo. In A2 nella sua Liguria, nella Carige Copra Genova a soli diciannove anni, con tanti sogni nel cassetto e la speranza, come tanti giovani, di essere all’inizio di una luminosa carriera.
La storia però ha detto altro. Per anni la dimensione di Simone è stata la serie B, prima ad Albisola, poi il trasferimento nel Lazio, diventata la sua terra d’adozione, nella Lazio poi Guidonia, Anagni, Grosseto, Gaeta, Ostia, Talete, squadre nelle quali ha potuto sfogare suo talento e la sua passione senza voli pindarici ma con la gioia di poter fare quello che più gli piaceva.
Lo scorso anno Valenti ha vestito di nuovo la maglia biancoceleste della Lazio, alla corte di Arianna Di Vanno, giovane tecnico sul quale ha puntato con grande intuito il presidente Giorgio D’Arpino e sua compagna nella vita. E’ solo serie C ma i programmi sono ambiziosi con la promozione è nel mirino sin dall’inizio della stagione.
Il destino, quello che forse in passato gli ha impedito di fare il salto di qualità, stavolta riserva a Simone una splendida sorpresa. Proprio in occasione della finale dei play off promozione fra la Lazio e la Saet, giocata al PalaBianchini di Latina, sugli spalti ci sono il coach Alessandro Spanakis e il press manager Fabrizio Migliosi della Ceramica Scarabeo GCF Roma, vecchi amici e compagni di squadra di Valenti.
La giornata si conclude in maniera trionfale per il palleggiatore, autore di una partita magistrale che permette alla sua squadra di vincere nettamente la sfida decisiva per la serie B.
Spanakis, che conosce e stima il regista ligure, si rende conto che la sua classe non si è appannata e che potrebbe essere un ottimo vice di Zoppellari per la nuova stagione di A2 della sua squadra che intanto si sta per trasferire a Roma. Detto fatto ! Parte la proposta che Simone, superato lo stupore iniziale, accetta con entusiasmo.
“Avevo scelto una nuova fisionomia di vita negli ultimi anni – dichiara Valenti- La pallavolo è sempre stata la mia passione e parte della mia vita, ma a trent’anni ci sono anche altre priorità. Non mi aspettavo una nuova occasione per calcare un campo di serie A, è una sensazione fantastica. Mi dovrò allineare subito a ritmi cui non ero più abituato, ma sto bene fisicamente e ho grande entusiasmo. Voglio ripagare la fiducia del mister e l’occasione che mi è stata data, facendomi trovare pronto se e quando capiterà. E poi non vedo l’ora di scendere sul taraflex del Palazzetto di Roma.”
Una bella favola, come quelle che lo sport ogni tanto racconta. Ma le pagine più intense, forse sono ancora tutte da scrivere !
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