L’Italia coglie la seconda vittoria della sua Grand Champions Cup a spese del Giappone, padrone di casa. Gli Azzurri di Blengini si sono imposti 3-1, al termine di un match molto combattuto, in cui gli asiatici non hanno lasciato nulla di intentato per arrestare il gioco tricolore. Ma l’Italia ha dimostrato di avere voglia di giocare e vincere. E nei momenti di difficoltà i ragazzi italiani si sono aiutati per l’obiettivo comune.
La giornata odierna ha visto una piccola grande rivoluzione in classifica: il Brasile ha dominato l’Iran e gli Stati Uniti hanno battuto nettamente la Francia. Ora a due giornate dal termine non c’è più nessuna formazione imbattuta: sono in quattro con due vittorie: Stati Uniti, Brasile, Italia ed Iran.
Domani alle 8.40 italiane La squadra di Blengini affronta la Francia, formazione da cui è divisa da una forte rivalità.
Gli Azzurri in campo con la solita formazione, i padroni di casa (che durante tutta la gara ruoteranno il loro sestetto) privi di Ishikawa bloccato da un problema al ginocchio destro.
L’Italia inizia poco incisiva. Il Giappone fa il suo gioco veloce e sbaglia pochissimo, anzi nulla. Gli attaccanti di Blengini trovano difficoltà a mettere la palla a terra e il Giappone si porta avanti 14-8. Gli Azzurri reagiscono ed è il muro che li “aiuta” nella rimonta (soprattutto quello di Matteo Piano che ne piazza tre in poche azioni). Il sestetto tricolore si riporta a meno 1. Il sorpasso arriva sul 19-18. L’Italia gioca più serena, ma il Giappone mostra le sue qualità difesa e orgoglio, ma si deve arrendere 25-23 all’ennesimo attacco vincente di Matteo Piano.
Il secondo è praticamente in equilibrio sino al time out tecnico, poi le difese giapponesi frenano l’Italia. Gli azzurri, calano in ricezione, ma commettono diversi errori offensivi. Sul 9-12 Blengini chiama il tempo, ma il Giappone dopo una piccola crisi torna spingere e il challenge due volte dice che spazzola tutte le righe ed arriva sul 19-15. Il vantaggio rimane largo sino alla fine del parziale che arriva sul 25-22. L’Italia è colpevole di non avere abbastanza “pazienza” davanti alle difese giapponesi, di voler chiudere l’azione troppo presto, finendo con il commettere troppi errori.
Al rientro in campo è Luca Vettori che si prende la squadra sulle spalle. Ben servito da Giannelli l’opposto azzurro va a segno a ripetizione. Gli azzurri si portano 21-15, poi controllano. E si portano sul 2-1.
Nel quarto gli Azzurri si costruiscono un vantaggio di 4 punti . Poi dopo il secondo time-out Lanza e compagni allungano ancora sino a 21-15, ma il Giappone continua a lottare anche quando la gara sembra compromessa e arriva a 24-22, prima che Antonov, dopo una ricezione così, così riesca a mettere a terra il pallone della vittoria con un pallonetto corto.
ITALIA-GIAPPONE 3-1 (25-23 22-25 25-20 25-22)
ITALIA: Antonov 13, Mazzone 8, Giannelli 4, Lanza 14, Piano 12, Vettori 22, Colaci (L), Balaso (L). Ricci,
Non entrati: Spirito, Sabbi, Buti, Botto, Randazzo. All. Blengini.
GIAPPONE: Yamauchi 8, Dekita 1, Yanagida 20, Lee 5, Yamada 3, Fujii 4, Ide (L), Onodera, Yamamoto 3, Otake 14, Takahashi,
Non entrati: Fukatsu, Ishikawa, Asano (L). all. Nakagaishi.
ARBITRI: Liu (Chn) e Shaaban (Egy)
Spettatori: 8000. Durata set: 33, 32, 33, 33
Italia: bs 13, a 6, m 12, er 19.
Giappone: bs 16, a 3, m 5, er 8.
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