Se Novara e Conegliano che domani si contenderanno il primo trofeo della stagione, la SuperCoppa, sono ormai realtà collaudate, non tutti erano certo che la rinnovatissima Scandicci, al dilà delle reiterate ambizioni degli ultimi anni fosse in grado subito di “mostrare i muscoli” e di sedersi con merito al banchetto di vertice della A1 femminile. Siamo solo agli albori del campionato, ma il mix di esperienza e gioventù che ha proposto il sestetto toscano è quello che ha maggiormente colpito nelle prime giornate.
L’esperienza di un tecnico come Carlo Parisi, che di essere vincente lo ha già dimostrato. Insieme a lui, ma in campo, a dare certezze e sicurezze ci pensano la brasiliana Adenizia e la dominicana De la Cruz, che si è presa subito un ruolo importante in squadra. Con loro l’ex-capitana azzurra Arrighetti. La gioventù la portano la diagonale di gran futuro: la regista Usa Carlini e l’opposto svedese Haak. Il trait d’union tra le due generazioni è Marika Bianchini, una giocatrice troppo spesso sottovalutata che ormai avviata alla piena maturità agonistica riesce a mettere a disposizione della squadra, i suoi colpi e la sua grande voglia di lottare e vincere.
Insomma se il buongiorno si vede dal mattino Novara e Conegliano sono avvisate: quest’anno per vincere dovranno fare i conti anche con il terzo incomodo, la Savino del bene Scandicci.
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