(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Il Ministro della difesa, il drago della ricezione, l’imperatore della seconda linea: Max Colaci può avere tanti soprannomi, di certo è diventata una delle “cause” della trasformazione (vincente) di Perugia. Da grande incompiuta a principessa delle favole tricolori della pallavolo italiana. In uno sport di squadra non esiste mai solo una componente per il successo, ma l’innesto di Colaci ha cambiato il reparto che lo scorso anno aveva condizionato (in negativo) le prestazioni della Sir.
Max (come prima gli era successo a Trento e in Nazionale) ha preso in mano la situazione e in poche settimane ha dato stabilità e sicurezza alla seconda linea umbra, che al momento in questa stagione è l’unica squadra che non ha perso neppure una partita e che in campionato ha la colonna dei set persi contraddistinta da un eloquente 0. Colaci con il figlio in braccio sul podio della Supercoppa Italiana a Civitanova, immagine di dolcezza paterna, è l’emblema di questa squadra che ha cambiato passo, anche per merito delle sue ricezioni e delle sue difese. Le tristezze azzurre con una estate da dimenticare in fretta (o da ricordare a imperitura memoria nella stagione che arriva al Mondiale italiano), sono dietro le spalle, con il ritorno in palestra (Colaci era già stato decisivo nella Gran Champions Cup in Giappone) in Umbria ha cambiato marcia. E con lui il salto di qualità della squadra, a conferma che l’operazione avviata in estate da Stefano Recine (nuovo ds della Sir) e avallata economicamente dal presidente Gino Sirci era quella giusta per sistemare alcune mancanze dei vice campioni d’Europa di Perugia. Poi – come sempre – vincere aiuta a vincere e la grande fame dei campioni in maglia nera con i diavolo e le fiamme stampate ha fatto la differenza….
Foto di Michele Benda