Sono passati circa sei mesi da quando in un test antidoping Murilo Endres, campione del mondo e due volte argento olimpico, era risultato positivo alla sostanza vietata furosemide e quindi sospeso. Ieri gli è stata riconosciuta la contaminazione e dopo la conferma da parte del laboratorio tedesco del World Anti-Doping Agency (Wada) e del Pannello della Federazione Internazionale di Pallavolo (FIVB), la pena è stata ritirata
A partire da maggio, Murilo ha avuto la sua difesa in questo venerdì e viene rilasciato per tornare ai tribunali. Il giocatore Sesi ha ricevuto sospensione provvisoria dopo che la sua prova antidoping ha confermato il risultato positivo per la sostanza vietata furosemide. Il puntatore ha assunto la contaminazione, e dopo la conferma da parte del World Anti-Doping Agency (WADA) Laboratorio in Germania la pena è stata ritirata. Murilo è già stato autorizzato a tornare giocare nella formazione per il team di São Paulo e dovrebbe rientrare in campo il prossimo 9 dicembre. Per bocca del suo legale, il dottor Marcelo Franklin, il giocatore ha già fatto sapere che non commenterà il caso.
(redazione iVolley) Il fuoriclasse verdeoro ha preso la decisione rispettabilissima di non commentare la vicenda che l’ha visto, a questo punto dobbiamo affermare con forza, ingiustamente sospeso. Ma è altrettanto doveroso e giusto denunciare che qualcosa nel sistema dei controlli anti-doping va rivisto. Lo scorso mese si era scoperto che la contaminazione alimentare aveva estromesso dall’Europeo le incolpevoli Miriam Sylla e Ana Antonijevic. Oggi è il turno di Murilo ed è facile immaginare che ci saranno stati casi analoghi in altre discipline. Occorre riflettere sulla cosa.