#Pallavolo SuperLega – Ravenna-Padova: una sfida che profuma di freschezza e novità

Uno tra i match più interessanti della giornata, si giocherà sul palcoscenico nobile del PaladeAndrè di Ravenna, in campo Bunge e Kioene. Ravenna e Padova sono per certi versi l’ondata di freschezza ha colpito la SuperLega. La squadra romagnola di Fabio Soli è addirittura terza in classifica, 10 punti con una partita ancora da recuperare, soprattutto un gioco brioso e incisivo. I veneti stanno giocando bene, mostrano un bel volley con due punte di diamante come Super-Nelli e Gigi Randazzo, armati da un Travica che è tornato in Italia intenzionato a far ricredere gli scettici e cercare di ritrovare quella maglia azzurra” perduta” in quella strana notte di Rio. Un passaggio “crazy” della storia del volley azzurro.
La vigilia è trascorsa tranquilla, perché il campionato è ancora agli albori e le due squadre sanno che il meglio (e l’importante) deve ancora arrivare.
“Arriviamo da una vittoria molto preziosa conquistata nella trasferta contro Milano – ha dichiarato il tecnico ravennate Fabio Soli – e ci godiamo il momento, ma con i piedi ben saldi a terra. È meglio non guardare una classifica che potrebbe far venire le vertigini, pensando solo al quotidiano e alla partita contro Padova e concentrandoci a dare il massimo in ogni sfida, perché in questo modo possiamo costruire qualcosa di importante. Ci aspetta una battaglia contro un avversario che sta bene e che fa dell’intensità di gioco la sua arma vincente, sfruttando in particolare i suoi centimetri a muro e i fondamentali della battuta e dell’attacco”.
Alla saggezza dell’allievo prediletto di Marco Bonitta, risponde indirettamenteil “drago” di Padova: “Tutti ci stiamo impegnando al massimo e questo entusiasmo si nota in partita. – ha sottolineato Travica – Purtroppo siamo ancora un cantiere aperto, perché io stesso ho iniziato ad allenarmi col gruppo da poco meno di due settimane e alcuni meccanismi di gioco sono ancora da affinare. Giocare ogni tre giorni non ci aiuta, ma questo vale anche per gli avversari. La battuta contro Sora ha fatto la differenza, ma se vogliamo diventare competitivi e alzare in modo ulteriore il nostro livello di gioco, dobbiamo ridurre al minimo gli errori anche negli altri fondamentali”.