(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Casalmaggiore non è ancora completamente guarita al 100%, ma la cura Lucchi sta facendo effetto. Le rosa hanno giocato una bella partita ed hanno messo paura alla capolista che gioca con il tricolore sul petto, cedendo 3-2 (24-26 20-25 25-23 25-20 16-14). Stevanovic e compagne si sono portante sul 2-0 ed hanno lottato per cinque parziali prima di arrendersi davanti ad una delle grandi pretendenti allo scudetto, soltanto 16-14 dopo essere state a lungo in vantaggio nel set decisivo (anche 12-7).
La Pomì ha vinto il primo set ai vantaggi, poi con personalità si è imposta nel secondo. Nel terzo ha fatto un grande sforzo per recuperare lo svantaggio maturato nella fase centrale del parziale. Perduto il quarto, Casalmaggiore ha dato tutto quello che le era rimasto nel tie-break in cui ha guidato sino al 12-9, prima di essere rimontata e superata sul filo di lana.
A livello individuale grandi prove di Celeste Plak (per lei il 68% in attacco) nelle file delle padrone di casa e di Sarah Pavan tra le casalasche. I 29 punti con cui hanno chiuso entrambe il match la dicono lunga sulla loro prestazione di altissimo livello.
Novara rimane prima della classe, almeno per una notte in attesa che torni in campo Conegliano. Casalmaggiore è andata a punti per la terza gara consecutiva. L’avvento di Cristiano Lucchi in panchina, qualcosa ha cambiato nel gruppo che dimostra di credere maggiormente nei propri mezzi. Il campionato è ancora lungo e le rosa, giocando come questa sera avranno ancora la possibilità di essere protagoniste.
IGOR GORGONZOLA NOVARA – POMI’ CASALMAGGIORE 3-2 (24-26 20-25 25-23 25-20 16-14)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Chirichella 11, Skorupa 2, Plak 29, Gibbemeyer 13, Egonu 20, Piccinini 9, Sansonna (L), Vasilantonaki 1, Enright, Zannoni, Camera. Non entrate: , Bonifacio. All. Barbolini.
POMI’ CASALMAGGIORE: Starcevic 17, Stevanovic 9, Rondon 2, Martinez 22, Guiggi 9, Pavan 29, Sirressi (L), Napodano, Zago, Lo Bianco. Non entrate: Guerra, Zambelli, Zeng. All. Abbondanza.
ARBITRI: Tanasi e Braico.
Foto di Federica Scaroni