#Pallavolo Brasile – Il dibattito su Tifanny (grande impatto sulla Superliga) sempre più acceso

(fonte globoesporte.globo.com) Continua ad essere al centro dell’attenzione del volley brasiliano il dibattito su Tifanny Pereira de Abreu, la transessuale giocatrice di pallavolo di 33 anni, da qualche settimana protagonista a suon di punti realizzati della Superliga con la maglia del Volei Bauru. Dopo un paio di interventi di cambio di sesso, la Confederazione brasiliana di pallavolo le ha dato il permesso di giocare. Tuttavia, lo stesso medico che le ha dato il permesso sostiene che non dovrebbe giocare con le donne, perché la scienza non ha ancora determinato quanto tempo è necessario affinché il corpo si adatti ai nuovi livelli di testosterone. João Granjeiro è il nome del dottore e crede che sia nata come uomo, e per questo, non avrà mai il corpo di una donna. Aggiunge che le è permesso giocare perché è nelle regole. Altri specialisti aderiscono al dibattito dicendo che questo argomento è sotto indagine e che nella storia dell’umanità gli uomini tendono ad avere caratteristiche diverse. Tutti gli specialisti sottolineano che i loro argomenti non sono legati all’omofobia, né alla cultura, ma alla scienza. Nel frattempo, Tiffany sostiene che dopo il cambio chirurgico del sesso, in cui ha rimosso i testicoli (responsabili della produzione di testosterone), ha maggiore difficoltà ad esprimersi in campo come in passato, che la sua forza è diminuita e che la sua forza è uguale a quella di ogni donna.
Contro l’impiego di Tifanny in campionato si era schierata nei giorni scorsi l’ex-campionessa verdeoro (sia indoor che beach) Ana Paula Connoly, oggi molto impegnata in politica. Mentre il ct della nazionale Zé Roberto Guimaraes aveva “aperto” alla possibilità di convocare la giocatrice transessuale in nazionale, cosa consentita dai regolamenti.

Foto di Marcelo Ferrazoli/ Vôlei Bauru