Si prende una bella e soprattutto importantissima rivincita la Revivre Milano contro la Bunge Ravenna. In terra romagnola i meneghini strappano un netto successo per 0-3 (21-25, 25-27, 20-25) in casa dei diretti rivali per i Play Off e conquistano meritatamente i tre punti pesantissimi in palio. Super prova dello sloveno, 16 punti con il 60% in attacco e 1 ace, come eccezionale è stato il capitano Matteo Piano (9 punti, 70% in attacco e 2 muri) e Nimri Abdel-Aziz 13 (con2 ace e 2 muri). Determinanti però per la vittoria anche gli ingressi di Galassi e Perez, entrati nel recupero del secondo parziale e continui le terzo set.
Salgono a 28 i punti della Revivre Milano in classifica che ora si prepara a tornare al PalaYamamay per affrontare una nuova sfuda diretta per i Play Off: sabato 20 gennaio 2018 alle ore 20.30 arriva la Wixo LPR Piacenza.
“Una partita importante per noi dove siamo riusciti a portare a casa i tre punti. – commeta Gianluca Galassi – Abbiamo molte cose però da migliorare, soprattutto per il secondo set dove potevamo sicuramente fare meglio e non arrivare in una situazione critica come il 24-18. Poi siamo stati bravi a crederci, a recuperare e a vincere un parziale che ha definitivamente chiuso la gara. Ravenna questa sera ha sbagliato molto e ne abbiamo approfittato, noi nel terzo siamo tornati al nostro livello stando sempre in vantaggio e alla fine abbiamo vinto una gara fondamentale per raggiungere l’obiettivo Play Off”.
BUNGE RAVENNA – REVIVRE MILANO 0-3 (21-25, 25-27, 20-25)
BUNGE RAVENNA: Mazzone n.e., Vitelli, Orduna 1, Poglajen 8, Raffaelli 4, Pistolesi n-e., Gutierrez, Goi (L), Georgiev 4, Diamantini 3, Marchini n.e., Marechal 17, Buchegger 9. All. Soli
REVIVRE MILANO: Abdel Aziz 13, Piccinelli (L) n.e., Klinkenberg 3, Sbertoli 1, Tondo n.e., Schott 1, Perez, Piano 9, Galassi 1, Averill 2, Preti n.e., Cebulj 16. All. Giani
- #Pallavolo A1 femminile – Bergamo espugna il PalaRadi alla Pomì solo un punto
- #Pallavolo SuperLega – Piacenza altra vittoria al tie-break, a Latina un punto prezioso