(Gianluca Montebelli per iVolleymagazine.it) A quarant’anni e nessuna voglia di uscire da quel campo che da 25 anni è il suo mondo.
Alberto Cisolla a Brescia sta dimostrando di poter fare ancora la differenza, affrontando questa fase della sua carriera, stracarica di successi e di grandi soddisfazioni personali, con l’entusiasmo di sempre. “ Gli stimoli sono sempre gli stessi, l’importante è essere consapevoli del momento e dei limiti dettati dall’età. Forse non avrò più lo smalto dei tempi d’oro ma credo di poter dire ancora la mia ad un livello medio-alto come è quello del campionato di A2. In campo si deve andare sempre con la stessa voglia, che sia una finale scudetto o di un Europeo o un match per la salvezza per evitare la B. Metabolizzato questo credo che per un’atleta non ci siano differenze”.
Una carriera nella quale hai attraversato diversi momenti storici della pallavolo italiana. Secondo te che epoca sta vivendo il volley nazionale.
“Sono convinto che la nostra organizzazione sia sempre un’eccellenza. In passato certamente si sono vissute stagioni più floride, poi abbiamo dovuto fare i conti con la crisi economica, ma la struttura creata dalla Federazione e dalle Leghe ha retto ed oggi siamo il nostro movimento è ancora ai vertici pur dovendo confrontarsi con altri mercati che in questi anni sono cresciuti e fanno concorrenza al nostro campionato “.
Brescia per te è stata una scelta di vita oltre che professionale.
“Tre anni fa ho deciso di accettare le proposte della società perché mi dava l’opportunità di rimanere vicino casa e di dedicarmi anche alla famiglia, cosa che, andando in giro per l’Italia, non mi è mai stato possibile in passato. Con mia moglie abbiamo un ristorante a Salò, sul lago di Garda, al quale mi dedico nel periodo che va da Pasqua ad ottobre, un’attività che seguirò con maggiore impegno quando smetterò di giocare. Riuscire a conciliare tutte queste per me è diventata una priorità “.
Cosa ti ha convinto del progetto bresciano ?
“Qui c’è un clima rilassato, familiare. Si lavora con professionalità ma senza esasperazione, senza quelle tensioni che ho vissuto per tanti anni. C’è un progetto giovani che va avanti e al quale sono felice di poter contribuire, per far crescere tanti ragazzi che possono fare strada nel mondo della pallavolo “.
Ma quali sono gli obiettivi di Cisolla, cosa ti piacerebbe fare “da grande” ?
“Intanto giocare, fino a che il fisico me lo permetterà. Non ho intenzione di fare l’allenatore ma mi piacerebbe, in futuro, restare nell’ambiente del volley come dirigente, dedicarmi alla promozione del nostro sport. Anche ora ho sempre dato la mia disponibilità quando sono stato chiamato dalla Lega o dalle televisioni per parlare di pallavolo. E poi, come ho detto, mia moglie reclamerà una presenza a “tempo pieno” nel nostro ristorante, un settore quello della gastronomia che mi piace e che già vivo con molta passione “.
Tornando al presente, Brescia ha conquistato la Pool A, centrando un brillante secondo posto nel girone al termine della Regular Season, ma si sa l’appetito vien mangiando…
“Il nostro obiettivo era la salvezza, dopo i tanti patimenti dello scorso anno, e lo abbiamo raggiunto. Ora giocheremo più tranquilli e quello che potrà venire sarà tanto di guadagnato. Questo non vuol dire che molleremo, anzi daremo il massimo per il nostro pubblico e per toglierci qualche altra bella soddisfazione “.
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