(Giorgio Marota per us Fipav Roma) Dal Trofeo delle Province al Trofeo delle Regioni, fino ad arrivare al Club Italia, passando per l‘oro agli European Youth Olympic Games e alle convocazioni con le nazionali giovanili azzurre. Marco Rocco Panciocco, classe 1999, è uno dei ragazzi emergenti della pallavolo giovanile italiana. Romano doc ci ha raccontato la sua emozione per l’ennesima chiamata in maglia azzurra, con cui parteciperà allo stage della nazionale U20 del 9 e 10 aprile. “Ci stiamo preparando per la qualificazione all’Europeo – ha dichiarato l’attaccante – una competizione molto difficile. Ci sono formazioni competitive ma l’Italia giocherà per vincere. Prima della qualificazione faremo un torneo amichevole con Germania e Francia: le abbiamo già battute entrambe, ma saranno due test fondamentali per capire a che punto siamo”.
Una settimana fa le selezioni di Roma, maschile e femminile, hanno vinto a Gaeta il Trofeo delle Province (ora Trofeo dei Territori) del 2018. Una kermesse che Panciocco conosce molto bene: “È stato il primo passo della mia giovane carriera. Un’emozione unica. Da lì si è fortificata la mia passione per questo sport. L’ho giocato sia con Roma 2, che con Roma 1 e ho dentro di me tantissime sensazioni difficilmente dimenticabili. Ricordo ancora i consigli degli allenatori, l’ansia prima delle finali, i due giorni insieme ai compagni di squadra. La classica esperienza che viene definita “unica”, solo che io ho avuto la fortuna e l’onore di viverla due volte”.
Il ragazzo cresciuto nel Volleyball Santa Monica, club di Ostia, è uno dei tanti talenti cresciuti a Roma e provincia, territorio che negli anni si è confermato uno straordinario serbatoio per la pallavolo nazionale.“Il volley romano mi ha dato tanto come atleta e come uomo – ha spiegato lo schiacciatore – Ho giocato le finali provinciali, ho vissuto tutte le selezioni prima territoriali e poi regionali. La chiamata del Club Italia è stata qualcosa di speciale e da 4 stagioni qui c’è tutta la mia vita. Sono uscito di casa a 14 anni e ho lasciato amici, scuola e famiglia. Devo tutto ad allenatori come Mario Barbiero e Bruno Morganti che con me sono stati dei grandi uomini e degli splendidi tecnici. Mi hanno insegnato cosa significa credere in una passione e fare dei sacrifici ogni giorno per viverla al 100%. Mi trovo molto bene anche con Monica Cresta e Simone Roscini che ci stanno facendo lavorare molto sull’aspetto tecnico. Con loro alla guida la squadra cresce e migliora giorno dopo giorno”.
Ma cosa cosa significa per il giovane Rocco la pallavolo? “La strada giusta su cui mi sento di essere, la grande passione che non smette mai di crescere. Mi alleno tutti i giorni e la mia testa è concentrata sullo sport”. Oltre alla testa però, per fortuna, c’è il cuore: “Anche la mia ragazza Mercedes Kantor è una pallavolista che gioca in B con il Volleygroup. Ogni tanto vado a vedere le sue partite e per telefono ci raccontiamo sempre come sono andate le nostre giornate in palestra. Diciamo che vivo il volley 24 ore al giorno (ride ndr)”. Per quanto riguarda gli obiettivi Panciocco punta in alto: “Prima di tutto la salvezza. Con il Club Italia ci stiamo giocando i playout di A2 e invito tutti a tifarci domenica 8 aprile nello spareggio contro Catania. Futuro? Se chiudo gli occhi mi vedo vestito d’azzurro in un’Olimpiade con l’Italia, magari sul podio con una medaglia al collo. Avere delle ambizioni è fondamentale nello sport e nella vita. Quella maglia è il sogno di ogni bambino che ama la pallavolo e io non voglio smettere di sognare”.