Dopo sedici anni la Lube Civitanova torna in in finale nella Champions League maschile. La squadra di Giampaolo Medei ripete l’impresa di Opole 2002, allora il sestetto italiano fece ancora di più e vinse il trofeo, rimasto sinora unico nel suo albo d’oro.
Bellissima prestazione del sestetto italiano, che ha messo in mostra un super attacco, che in pratica ha pianato la strada verso la finale. Basta dare uno sguardo ai numeri dei tre attaccanti di Civitanova per rendersi conto di quanto sia stata produttiva la loro potenza offensiva: Tsvetan Sokolov top scorer con 20 punti (56% in attacco, 3 ace e 2 muri), seguito da Osmani Juantorena a quota 18 (54% in attacco, 48% in ricezione, 4 ace, 1 muro) e Taylor Sander con 14 punti (60% in attacco, 59% in ricezione, 2 muri).
Buonissimo primo set vinto dalla Lube 25-21 con Sander in evidenza. Reazione dei polacchi di Andrea Gardini che riportano la gara in parità imponendosi per 25-22. Poi il terzo e il quarto sono stati due monologhi della squadra italiana.
Con il morale alle stelle Juantorena e compagni aspettano di conoscere il nome della loro avversaria, che uscirà dalla sfida tra i padroni di casa dello Zenit Kazan e i tricolori di Perugia.
CUCINE LUBE CIVITANOVA- ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE 3-1 (25-21 22-25 25-15 25-18)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 20, Candellaro n.e., Sander 14, Marchisio, Juantorena 18, Casadei n.e., Stankovic 5, Kovar 1, Grebennikov (L), Christenson 4, Cester 6, Milan n.e., Zhukouski. All. Medei.
ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE: Zatorski (L), Szymura 8, Rejno n.e., Falaschi, Toniutti 1, Buszek, Jungiewicz 1, Wisniewski 8, Bieniek 9, Torres 20, Semeniuk n.e., Deroo 10, Maziarz n.e., Banach n.e.. All. Gardini.
ARBITRI: Adler (Hun) – Jativa Rodriguez (Esp).