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#Pallavolo Champions maschile – Il “Dio del Volley” con l’aspetto di Leon spegne il sogno di Civitanova

E’ stata una partita veramente stupenda che ha tenuto gli appassionati di tutta Europa attaccati alla tv per due ore e 40 minuti. Civitanova ha giocato una partita splendida è arrivata ad un solo punto dal successo, ma alla fine si è arresa 17-15 al tie-break, perché una grande battuta di Wilfredo Leon ha regalato allo Zenit Kazan, in casa la quarta Champions League consecutiva.

Dicevamo partita stupenda, tra due squadre che hanno giocato una pallavolo bellissima, capace di emozionare e stupire. I rimpianti in casa Lube sicuramente saranno tantissimi, perché già nel primo set si è avuta la sensazione che gli ex-campioni tricolori  avrebbero potuto cercare e fare il colpaccio. Sotto 1-0, Stankovic e compagni non hanno alzato bandiera bianca, anzi hanno reagito prima pareggiato e poi sono arrivati in vantaggio. Nel quarto hanno perduto 25-23 e nel quinto sono arrivati a condurre 11-8, avendo anche la palla del +4, poi per primi sono arrivati al match-point. Ma il Dio del Volley non ha voluto che dopo 16 anni la Lube tornasse sul trono d’Europa. Lo Zenit con bravura ha rimontato e con un ace spaziale di Leon ha fatto poker. Wilfredo Leon ha regalato l’ennesimo trofeo alla squadra di Alekno. Ultimo regalo probabilmente, perché come ha dichiarato Sirci in Russia, il prossimo anno vestirà la maglia di Perugia.

Cucine Lube Civitanova – Zenit Kazan 2-3 (27-29, 25-18, 25-23, 23-25, 15-17)
Cucine Lube Civitanova: Juantorena 8, Sander 15, Christenson 3, Stankovic 19, Sokolov 29, Cester 6, Grebennikov (L), Storani (L), Kovar 2, Zhukouski 0. N.E. Casadei, Milan, Marchisio, Candellaro. All. Medei.
Zenit Kazan: Butko 2, Anderson 11, Samoylenko 5, Mikhailov 24, Leon venero 33, Volvich 9, Krotkov (L), Verbov (L), Panteleymonenko, Alekseev, Gutsalyuk 1. N.E. Kononov, Alekno, Yudin. All. Alekno.
Aarbitri: Gerothodoros e Collados.

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