L’aritmetica ci tiene ancora in vita, ma l’Italia perdendo in maniera netta con la Russia ha visto assottigliarsi di molto le sue speranze di agguantare in extremis un posto per la Final Six di Lille. Il sestetto russo campione d’Europa, rinforzato dal rientro dal fuoriclasse Muserskiy, ha vinto 3-0 (25-21 25-22 25-20) e conquistato il suo lasciapassare per le finali francesi. Gli Azzurri hanno lottato, hanno mostrato anche alcuni sprazzi di buon gioco, ma nel complesso non hanno mai dato veramente l’impressione di far loro il match.
I rientri di Giannelli, Colaci e Zaytsev qualche beneficio lo hanno portato, soprattutto sul piano della personalità, ma i problemi di gioco non sono stati risolti nemmeno con i loro innesti. L’Italia non ha servito bene, ha ricevuto malino e murato anche meno, sempre in soggezione davanti ad una Russia più brava del solito in difesa, sempre potente dai nove metri (dove con il passar dei set Muserskiy è divenuto un incubo), invalicabile a muro e imprendibile in attacco.
Blengini ha mandato in campo la squadra che ci si poteva immaginare, con Maruotti in linea con il rientrante Lanza in ricezione, la diagonale composta da Giannelli e Zaytsev, Cester e Anzani al centro. Più il generoso e come sempre bravissimo Colaci libero. Nel corso del match ha utilizzato Parodi e Mazzone, più Nelli al servizio.
La Russia ha iniziato con qualche difficoltà, anche perché Zaytsev davanti al suo nuovo pubblico di Modena è partito come un razzo, poi purtroppo è calato ed alla fine non ha inciso più di tanto sul risultato finale, con un mediocre 13/34 in attacco. Poi è entrato in campo Muserskiy e il match ha cambiato padroni. In vantaggio 1-0 i campioni d’Europa sono volati avanti 7-2, ma l’orgoglio italiano ha capovolto l’andamento del parziale. L’Italia avanti 19-16 sembrava poter pareggiare e puntare all’indispensabile vittoria, ma così non è stato. Muserskiy, ancora lui, sempre lui ha fatto la differenza in battuta e si è andati sul 2-0. L’Italia non ha spesso di crederci, gli innesti di Parodi e Mazzone, hanno tenuto il match in bilico sin quando la corazzata russa non ha preso il largo e chiuso senza soffrire.
Gli azzurri sono sempre settimi in classifica, ma il distacco con le formazioni che li precedono (Brasile, Polonia e Serbia) è ora raddoppiato e salito a due vittorie di differenza. Crederci ancora è doveroso, ma forse è utopistico.
ITALIA-RUSSIA 0-3 (21-25, 22-25, 20-25)
Italia: Giannelli 4, Zaytsev 15, Lanza 10, Maruotti 10, Cester 1, Anzani 4, Colaci (L). Nelli, Parodi 2, Mazzone 4. Ne: Candellaro, Randazzo, Baranowicz, Rossini (L), All. Blengini
Russia: Vlasov 5, Kovalev 3, Volkov 7, Philippov 2, Poletaev 9, Kliuka 12, Kabeshov (L). Muserskiy 12, Kobzar, Karpukhov 2, Sokolov (L). Ne: Volvich, Mikhaylov, Shkulyavichus, All: Shliapnikov
Arbitri: Anderson (BRA), Wojciech (POL)
Spettatori: 4400 Durata set: 30’, 33’, 33’
Italia: a 4 bs 15 mv 4 et 23
Russia: a 6 bs 9 mv 7 et 13