(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Tanti gli indizi ma la conferma è arrivata. Caterina Bosetti è una giocatrice di una Pomì tutta nuova. la società ha scommesso su di lei ,nonostante sia reduce da un brutto infortunio al ginocchio proponendole un contratto di tre anni convinta che il suo pieno recupero arriverà presto. Stampa e tifosi hanno accolto in Baslenga l’ex giocatrice di Modena. Col brutto ricordo dell’infortunio di Cremona quando il 10 marzo, proprio contro le rosa, a Cate è caduto il mondo addosso.
La schiacciatrice di Tradate ha digerito in fretta il grande problema che nella sua testa è già dimenticato e sta lavorando sodo per tornare in campo il prima possibile. “ Per me è stato un incubo, ma sono venuta fuori alla grande e adesso sto bene, sono rientrata in campo e sto lavorando davvero forte. Ogni giorno è importantissimo e tra un mese sarò pronta al 100%.”
Cate entra nel merito dei mesi che hanno seguito l’infortunio. “ A Cremona il 10 marzo mi sono fatta male e il 14 sono stata operata a Roma, non potevo aspettare. Dopo l’operazione ho camminato per un mese con le stampelle, perché non potevo sostenere subito il carico. Tolte le stampelle e il tutore ho iniziato con la piscina con il recupero della parte clinica dell’arto e dell’articolazione del ginocchio. Sto rimettendo in sesto in sala pesi il tono muscolare che mi serve per saltare e mi preparo al rientro in campo”
La Pomì Casalmaggiore l’ha voluta per un periodo di tre anni. “ Mi fa piacere perché conto possa essere un’ulteriore stimolo per tornare ad esprimermi al meglio. Lavorerò con più tempo a disposizione e sono felice di aver trovato una società che mi ha dato fiducia. Non era facile. Non vedo l’ora di tornare in campo. Voglio rientrare al massimo e ai livelli delle ultime partite giocate. Come squadra dovremo lavorare tanto, ci dobbiamo conoscere ma sono convinta che i risultati arriveranno”.
Caterina ha, per ora interrotto, il percorso personale con la maglia azzurra. “ Andrò a salutare le mie compagne. Ma compatibilmente con quanto sto facendo per recuperare. Il posto al Mondiale era mio e mi è scivolato dalle mani. E’ la mia nazionale. La strada da percorrere per il completo recupero è ancora lunga, ma io quella maglia la considero una seconda pelle. Vedremo quando la potrò indossare ancora”.