Ci sono delle partite che è importante vincere, soprattutto è indicativo il modo in cui lo fai. Gli Azzurri hanno colto la terza vittoria del loro Mondiale, un bel 3-1 (22-25 25-15 25-23 28-26) sull’Argentina al termine di una gara iniziata in salita in cui sono stati capaci di tirare fuori tutte le loro certezze per tornare subito padroni e poi lottare a lungo per spegnere le velleità di una squadra sudamericana, che Julio Velasco ha schierato senza De Cecco, ma che è entrata in campo convinta di poter dire la sua.
Ma questa grande Italia che manda sette uomini in campo e che ha migliaia di tifosi sugli spalti, milioni davanti alla tv è una squadra coesa capace di difendere l’impossibile, di correggere i suoi difetti di giornata, grazie al contributo di tutti.
Un’Italia con tanti campioni non solo per i colpi che sono capaci di effettuare, ma anche per il modo con cui si supportano e si consigliano l’uno con l’altro, in cui la potenza si mischia alla classe, le invezioni si fondono con la regolarità. Tutti pronti a volare in basso o in alto per arrivare alla vittoria.
La gara di oggi è stata difficile sul piano psicologico ed anche tecnico, ma dobbiamo dire bravi a tutti. Soprattutto a Chicco Blengini che ha saputo guidarli con sagacia e serenità, la stessa che aveva dimostrato due anni fa ai Giochi di Rio.
L’Italia è scesa in campo con il solito sestetto e in pratica quella è stata la sua fisionomia per tutto l’incontro. La squadra azzurra dopo un buon inizio (8-5) si è disunita e la ricezione non è stata quella migliore. L’attacco ha più o meno retto botta, ma battuta e muro non hanno reso come al solito.
Nel secondo la ricezione è salita di colpo e l’Italia pur senza brillare a muro è volta sull’1-1. Nel terzo determinante la crescita del servizio che ha permesso di chiudere 25-23. Nel quarto gli Azzurri sono sembrati padroni della gara (17-9), ma nel finale hanno mollato la presa e l’Argentina si è avvicinata e poi ha operato il sorpasso ed avuto due set-point. Qualche brivido di troppo è passato per la schiena dei tifosi del Nelson Mandela Forum, ma Ivan zaytsev ha trovato la potenza e i colpi del campione. Poi con l’Italia sul 27-26 Blengini ha fatto entrare a freddo Michele Baranowicz al servizio: il suo ace è stato bellissimo ed esaltante. Forza Italia anche questa è andata. E bene!
ITALIA-ARGENTINA 3-1 (22-25 25-15 25-23 28-26)
ITALIA: Juantorena 22, Anzani 6, Zaytsev 20, Lanza 10, Mazzone 10, Giannelli 3. Colaci (L). Candellaro, Baranowicz 1, Nelli, Rossini (L). Non entrati: Randazzo, Cester, Maruotti. All. Blengini.
ARGENTINA: Solè 7, Cavanna 1, Poglajen 18, Loser 4, Lima 11, Conte 8, Gonzalez A. (L), Zanotti 3, Gonzalez J. 6, Crer 1, De Cecco, Lopez 1, Ramos 1, Fernandez (L). All. Velasco.
ARBITRI: Shaaban (Egy) e Macias (Mex).