(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Guarda chi si rivede. Giocare contro la Slovenia sarà come affrontare una partita di Superlega. Buona parte dei giocatori affidati a Boban Kovac (dopo aver raggiunto con Giani la medaglia d’argento all’Europeo del 2015) sono protagonisti dei campionato italiano o vi sono transitati in passato. A Cominciare dalla coppia di martelli titolari (Urnaut e Cebulj). Sarebbe dovuta essere questa la coppia di schiacciatori titolari di Modena della stagione che scatta il 14 ottobre. Poi qualcosa è stato cambiato, ma Urnaut ci sarà, mentre Cebulj è reduce da una esperienza a Milano, dopo avere fatto apprendistato a Ravenna e poi Civitanova.
Discorso simile per quello la coppia di opposti che si sono alternati in queste prime partite dei Mondiali: chi non ricorda Gasparini (protagonista nella rimonta con il Belgio partendo dalla panchina). Anche se il bomber titolare è quello Stern su cui Nikola Grbic ha puntato molto nella stagione di Verona, dopo che un infortunio ha bloccato alla Calzedonia l’utilizzo di Djuric. Anche i centrali Pajenk e Kozamernik che lanciato da Trento nella prossima stagione si è trasferito a Milano, in attesa della sua definitiva esplosione. Senza contare chi oggi è in panchina (vedi Sket), ma per anni ha calcato i nostri taraflex.
Queste affinità hanno un rovescio della medaglia: la maggior parte dei giocatori conosce perfettamente i suoi colleghi italiani (Lanza-Urnaut-Giannelli) tanto per fare un esempio. Tutti sanno tutto degli altri: pregi e difetti. Molte altre volte – negli ultimi 25 anni – questa conoscenza ha portato squadre straniere formatesi nel nostro campionato a regalarci cocenti e dolorose sconfitte. Non ultima la stessa Slovenia tre anni fa quando interruppe il cammino europeo dell’Italia di Blengini, fermandola in semifinale (con un rotondo 3-0). Della serie parenti-serpenti…