(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Cinque partite chiudono la prima fase e come risultati è abbastanza scontato che ci sia poco da dire sulla Nazionale di Blengini: 5 vittorie, 15 punti e solo 2 set persi (potrebbero venire utili). Fare di più era praticamente impossibile. Ma si può andare oltre: se guardiamo alle cifre della prima fase dell’Italia vediamo che gli azzurri hanno picchi di rendimento importanti in battuta e attacco. E su quelle hanno costruito tutte le loro vittorie. Non vale tanto il discorso sulla forza dell’avversario incontrato, i gironi hanno pesi differenti, ma questo è di tutti. Se l’Italia è una delle tre squadre imbattute di questo Mondiale, qualcosa vuole dire. Come il fatto che Ivan Zaytsev sia in testa alla classifica degli ace, dei punti e degli attacchi. Gli azzurri possono crescere certamente a muro dove sono stati poco continui e anche in ricezione. Vedremo l’arma tattica di una rice a 4? Con l’utilizzo di Zaytsev appunto anche in seconda linea, come aveva preparato Blengini? Sabato c’è la Russia potrebbe essere una di quelle squadre che potrebbe mettere sotto pressione ancora di più gli azzurri da questo punto di vista. Tutto bene quindi? Per ora alla grande anche come risposta del pubblico a casa e in televisione. Ci sono due dubbi che restano. La squadra ogni tanto ha momenti di appannamento. Come se si bloccasse. Con un avversario più difficile dell’Argentina, del Belgio (vediamo dove arriva la squadra di Anastasi) o della Slovenia. Ultima considerazione è di carattere fisico. Un Mondiale come questo è tanto che non si giocava: decisiva risulterà come nelle grandi corse a tappe del ciclismo la terza settimana che ha (per le migliori) in programma 4 partite. Al 30 settembre – come diceva il protagonista di Highlander, il celebre film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert, Sean Connery e Roxanne Hart – ne resterà (fisicamente) uno solo.