C’è sconforto nello spogliatoio francese dopo una sconfitta che di fatto esclude la Francia dalla fase finale e quindi dalla corsa alle medaglie. Secondo fallimento transalpino dopo quello dei Giochi di Rio in cui il sestetto francese non si qualificò per i quarti di finale
“Siamo eliminati perdendo tre volte al tie-break – ha dichiarato deluso il ct Laurent Tillie – Se avessimo vinto 3-2 tre volte, saremmo qualificati. C’è molta frustrazione, è difficile da digerire. Non siamo una squadra che domina la pallavolo mondiale, molte formazioni giocano bene ed a questo livello certi errori non ti vengono perdonati. Dovevamo ancora rimanere in gioco nonostante la disillusione del secondo set in cui non abbiamo sfruttato quello che ci eravamo costruiti, siamo stati vicini a vincere il quinto set ma non lo abbiamo fatto. C’è molta delusione e frustrazione, è difficile da digerire, perché non siamo così lontani. D’altra parte, c’è sicuramente una mancanza di serenità e lucidità nei finali dii set, subiamo troppo la pressione”.
“È stata la stessa partita che abbiamo fatto contro gli olandesi – ha detto Earvin Ngapeth – non siamo stati capaci di “uccidere” la partita, abbiamo avuto sei punti di vantaggio nel secondo set e anziché pensare a farla nostra iniziamo a per fare quelli belli, torniamo indietro e perdiamo. Abbiamo il gioco in mano, ma smettiamo di giocare quando vinciamo. Stiamo andando a casa, siamo arrabbiati, è frustrante, perché oggi i serbi non sono stati più forti di noi, ma sono capaci di chiudere il gioco quando ce ne è bisogno. È un problema mentale, è difficile perdere così quando pensi a tutto ciò che hai fatto per arrivarci “.
Laconico il capitano Toniutti: “Abbiamo delle opportunità, non le concretizziamo, facciamo troppi errori nei momenti chiave, questo fa la differenza. Abbiamo persi tre volte con due punti di differenza in tie-break, due volte, abbiamo avuto l’occasione di farlo nostro… E’ una cosa difficile da accettare ci stiamo preparando da un anno e mezzo per questo Mondiale e non volevamo finire così…”