(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Meravigliosa sensazione, che il volley italiano ha già provato altre volte proprio in Giappone, dove il sole sorge presto. Le Azzurre, a questo punto del Mondiale, devono pensare a vincere e non fare i conti nei meandri della classifica. Mancano due sole gare alla fine della seconda fase, quella che, se superata, per una squadra giovanissima arrivata in sordina (o quasi) in Giappone significa già centrare l’obiettivo della vigilia. Poi una volta entrata nella Final Six, la squadra tricolore potrà davvero cominciare a sognare grandi cose.
La squadra di Davide Mazzanti è stata sin qui praticamente perfetta: sette vittorie su sette, ben sei per 3-0 e un solo parziale lasciato per strada. Ma contro la Cina che porta l’oro di Olimpia al collo perdere il primo set rientra nella logica delle cose. Soprattutto di una squadra con sole tre veterane di appena 31 anni, una capitana di 24 ed una pletora di babies sfacciate e convinte. Partendo da questi numeri l’unica cosa da fare, l’unico obiettivo da inseguire per le Azzurre è vincere la prossima gara, per chiudere tutti i giochi e preparare le valigie per Nagoya, dove le più grandi di loro hanno già vissuto momenti da ricordare.
Tra l’Italia e l’inizio del sogno, domani mattina c’è la Russia. Una squadra di tradizione e potente, un sestetto da rispettare anche se Chirichella e compagne lo hanno battuto nella finale dell’ultima manifestazione disputata il “classico” di Montreux, anche se ha perso per infortunio strada facendo la sua avvenente “regina” dell’attacco Goncharova. Una partita da giocare a viso aperto, senza paura. Una gara che le Azzurre devono vincere, per evitare di fare qualsiasi conto.
