(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Ancora una vittoria, ancora una grande prestazione. Le azzurre completano il percorso netto anche nella seconda fase rifilando un pesante 3-1 (25-16 25-23 20-25 25-16) agli Stati Uniti, che rischiano seriamente di dover abdicare dopo questa gara in cui sono stati strabattuti da un’Italia meno sempre più convinta delle sue qualità. Il risultato da il primato finale alla squadra di Davide Mazzanti in questa pool di Osaka e pone il sestetto nordamericano in una difficile situazione di classifica. In caso di vittoria della Russia sulla Cina con qualsiasi punteggio le statunitensi sarebbero eliminate!
L’Italia non si ferma e offre un’altra gara da ricordare dirompente il suo avvio, super la rimonta vincente nel secondo set. Poi dopo aver ripreso fiato nel terzo giocato con grande orgoglio da Lloyd e compagne hanno letteralmente dominato il quarto.
I numeri delle singole parlano chiaro: 33 punti di Egonu (con 5 muri e 3 servizi vincenti), 22 di Sylla, una giocatrice mai doma dal primo all’ultimo pallone. Cifre importanti che nascondono una giornata non eccezionale delle centrali e di Bosetti in attacco (ma compensata da grandi difese e muri di Lucia).
Ora l’Italia aspetta di conoscere le avversarie della Final Six, con il sorriso sulle labbra e la convinzione di chi ha dimostrato di essere forte contro chiunque abbia affrontato.
CRONACA – Mazzanti si è affidato al sestetto tipo: Malinov in palleggio, Egonu opposto, Sylla e Bosetti in banda, centrali Danesi e Chirichella, libero De Gennaro.
Il primo set si è trasformato velocemente in un monologo azzurro, Sylla ed Egonu hanno imperversato dall’inizio alla fine realizzando in coppia 15 punti. Gli Stati Uniti sono stati sempre in balia dell’Italia e hanno incontrato tantissime difficoltà a mettere la palla a terra (19-13). Al termine del parziale, chiuso da Malinov e compagne sul (25-16), la percentuale dell’attacco azzurro è stata del 54% contro il 29% delle avversarie.
Nella seconda frazione le campionesse mondiali si sono presentate in campo con Murphy e Hill, trovando maggior ritmo (5-8). L’Italia non è stata efficace come nel primo set, ma comunque è rimasta sempre a contatto (13-15). Nelle fasi centrali entrambe le squadre hanno fatto vedere ottime cose in difesa (17-19). Dopo aver a lungo inseguito le azzurre hanno cambiato marcia, Paola Egonu ha iniziato a mettere a terra palloni in continuazione e ha fatto male anche con il suo servizio (23-21). Una volta sorpassate le avversarie la nazionale italiana non ha più rallentato e si è imposta (25-23).
Il terzo set ha visto nuovamente gli Stati Uniti partire meglio, mentre l’Italia ha fatto fatica a replicare (7-10). Larson e Hill hanno spinto sempre più avanti le campionesse mondiali, capaci di prendere un buon margine sulle azzurre (14-18). Nel finale Egonu non sono riuscite a cambiare l’inerzia e gli Stati Uniti hanno chiuso sul (25-20).
Molto diverso il quarto parziale, l’Italia ha messo subito in chiaro le cose e si è portata con decisione al comando (9-6). L’attacco tricolore è tornato a spingere forte, Egonu e Sylla su tutte, al contrario delle americane che sono scivolate pesantemente indietro (16-10). Le ragazze di Mazzanti hanno viaggiato in totale sicurezza sino alla fine, senza lasciare scampo alle avversarie (25-16).
ITALIA – STATI UNITI 3-1 (25-16, 25-23, 20-25, 25-16)
Italia: Egonu 33, Sylla 22, Chirichella 8, Malinov 3, Bosetti 5, Danesi 4. Libero: De Gennaro. Cambi, Fahr. N.e: Ortolani, Nwakalor, Pietrini, Lubian, Parrocchiale. All. Mazzanti
Stati Uniti: Lloyd 2, Larson 14, Gibbemeyer 6, Lowe 2, Bartsch 4, Akinradewo 9. Libero: Robinson. Hill 12, Murphy 2, Hancock 1, Wilhite 1. N.e: Adams, Dixon, Courtney. All. Kiraly
Arbitri: Rodriguez (Spa) e Gerothodoros (Gre).
Spettatori: 480. Durata set: 22’, 31’, 24’, 22’.