Ventiquattro ore e anche l’Italia inizierà a giocare nella Final Six, subito contro il Giappone in una gara che è diventata ancora più importante dopo il risultato di questa mattina. Lucia Bosetti, solo 29 anni ma tante avventure vissute sul taraflex è una delle sagge, delle veterane della squadra tricolore, ma per lei questo è il primo vero Mondiale, vissuto da titolare, vissuto con responsabilità e soddisfazione. Nella sua testa in queste ore c’è solo il Giappone, senza troppe altre considerazioni: “Domani finalmente s’inizia e sappiamo che il bello arrivo adesso – le parole di Lucia Bosetti – Le vittorie delle fasi precedenti non contano più, bisognerà ripartire da capo e noi siamo concentrate sul nostro obiettivo. Dopo così tante partite in pochi giorni ci voleva un po’ di riposo, lo stress iniziava a farsi sentire. Siamo pronte ad affrontare il Giappone, sapendo che è una squadra forte e capace di difese eccezionali. Non dovremo commettere l’errore di perdere la pazienza, magari potrà succedere di non mettere a terra la palla al primo attacco, però conosciamo bene le nostre avversarie e abbiamo le armi per metterle in difficoltà”.
“Come le mie compagne sono molto emozionata di giocare una gara così importante – prosegue Lucia – Dal mio primo Mondiale nel 2010 è passato davvero tanto tempo, mentre nel 2014 non ho potuto prendere parte (per infortunio ndr). Davanti a noi abbiamo una grande possibilità e cercheremo di sfruttarla al meglio. Da casa mi arrivano moltissimi messaggi di sostegno, sia prima che dopo le partite, e questo ovviamente fa molto piacere, anche se non ci montiamo la testa e continuiamo a essere focalizzare sul nostro obiettivo.
Come nelle precedenti partite mi aspetto una squadra molto grintosa, che dal primo all’ultimo punto lotti su ogni pallone. Nella prima fase anche con avversari sulla carta più deboli sarebbe stato facile calare a livello di concentrazione e lasciare per strada qualche set, invece, con il giusto atteggiamento abbiamo imposto sempre il nostro gioco. Sarà fondamentale continuare così, mantenendo questo ritmo, e andare avanti per la nostra strada senza pensare troppo alle squadre che dovremo affrontare. Prima veniamo sempre noi”.