(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Nella piccola grande storia della pallavolo italiana il 2018 verrà ricordato non solo per un Mondiale maschile che ha celebrato la grande popolarità del volley di casa nostra, ma per l’esaltante percorso culminato con la medaglia d’argento delle magnifiche Azzurre di Davide Mazzanti, attraverso il quale è definitivamente esploso il fenomeno Paola Egonu.
Quella che per noi rimarrà eternamente “Paoletta” ormai è una Campionessa con la C maiuscala, un’atleta ammirata ed invidiata su tutti i campi del mondo. La chiameremmo “miss 30 punti” se questa cifra non fosse eccessivamente riduttiva per la produzione di attacchi vincenti, di servizi inarrestabili, di muri invalicabile che questa fuoriclasse riesce a mostrare set dopo set. Sino ad oggi in campionato l’opposto dell’Igor Volley Novara ha messo a segno 180 punti in soli 29 set giocati, con una stupefacente media di 6,21 punti per ogni parziale di gran lunga la migliore della serie A1 se si pensa che la più brava dopo di lei è l’azera della Pomì Casalmaggiore Polina Rahimova con una media di “appena” 5,46 punti per ogni set in cui è scesa in campo.
E il magico 2018 di Paola Egonu si concluderà proprio contro la squadra in maglia rosa che schiera la potente Rahimova, domani sera. Un match di grande importanza a livello psicologico per le prime della classe reduci da un paio di prestazioni meno esaltanti, culminati con il ko di Cuneo, ma anche per la Pomì Casalmaggiore che dopo il successo su Busto si è avvicinata alle zone alte della classifica e che spera di rosicchiare qualche altra posizione per avere un quarto di Coppa Italia più agevole e raggiungere il primo piccolo grande traguardo stagionale: la Final Four che assegna la coccarda tricolore.
Foto di Fabio Cucchetti