#Pallavolo SuperLega – Diego Mosna, il calendario intasato e la voce dei giocatori

Diego Mosna, il presidente della Itas Trentino attuale prima della classe in SuperLega, con un lungo intervento sul suo profilo Facebook (il cui testo riportiamo di seguito) è intervenuto sull’annoso e sempre più grave intasamento del calendario della pallavolo, che negli ultimi anni si è ulteriormente intasato e che da qui ai giochi di Tokyo 2020 in pratica non prevede nessuna vera interruzione. Il presidente del club campione del mondo, sprona gli atleti a far sentire la loro voce in maniera forte, affiancando il lavoro delle società. Ecco l’intervento:
“Il campionato sta proseguendo, bello, interessante e molto intenso anche perché da questa settimana si tornerà a giocare in Europa. Qualche giorno fa Bruno aveva fatto giustamente presente come i ritmi di gioco siano troppo intensi e irrispettosi dei riposi degli atleti e della loro integrità fisica. Successivamente anche Tine Urnaut aveva ribadito il concetto. Io dico a questi ragazzi ed a tanti altri come loro che condivido pienamente il loro pensiero e le loro preoccupazioni, che sono anche le nostre di dirigenti sportivi e di imprenditori che investono grandi risorse finanziare in questo fantastico sport. Basti pensare che un giocatore di Trentino Volley o della Cucine Lube Civitanova può arrivare a disputare in un anno, fra nazionale e Club, anche 89 partite (il caso di Enrico Cester) o, nella migliore delle ipotesi, 76 (l’esempio di Nelli), come ha recentemente riportato lo studio condotto da La Gazzetta dello Sport.
Guardando solo al calendario dei Club, da qui a fine stagione 2018/19 le squadre che giungeranno in fondo a tutte le manifestazioni potranno disputare da oggi a maggio altre potenziali 32 gare ufficiali! E appena sarà finito il campionato e la Champions League (rispettivamente il 14 e 19 maggio), per molti degli atleti ci sarà solo il tempo di cambiare divisa ed iniziare a vestire quella della propria Nazionale in vista della Nations League, che si articolerà fra il 31 maggio ed il 14 luglio proponendo almeno altre 18 partite (22 per chi arriverà a giocarsi la Finale).
Quella della complessità e dell’affollamento dei calendari è una battaglia che da anni la Lega porta avanti con i vari organismi federali, da quelli nazionali a quelli internazionali, e purtroppo dobbiamo ammettere che poco o nulla siamo riusciti a fare, che poco o nulla è cambiato e forse, ove possibile, la situazione è peggiorata.
Nella stesura del Planning la Lega può solo prendere atto dei calendari proposti dalla FIVB, integrati con quelli della CEV ed a quel punto inserire le date per il campionato italiano e la Coppa Italia. Sappiamo tutti come il campionato in corso e quello prossimo prevedano complessivamente 4 retrocessioni in A2 e due promozioni proprio al fine di limitare a 12 il numero delle squadre con una relativa sensibile diminuzione delle partite (quattro turni in meno di regular season, 22 rispetto agli attuali 26). Non posso pertanto che accogliere con grande favore le dichiarazioni dei giocatori e li esorto a compattarsi, a trovare la collaborazione anche di giocatori di altri campionati, di trovare dei portavoce ed unirsi alla Lega ed alle Società per affrontare assieme il problema e cambiare lo stato delle cose! Può essere che la voce dei giocatori giunga, principalmente in FIVB, forte e chiara e che le richieste di avere una attività agonistica equilibrata tra attività di Nazionale e Club vengano maggiormente prese in considerazione se poste da un fronte comune Club e giocatori.
Forza ragazzi! Lavoriamo assieme per salvaguardare la vostra integrità ed il campionato più bello a mondo”.

Foto di Marco Trabalza