(Piero Giannico per iVolleymagazine.it) Si chiama Riccardo Milano ed è considerato uno degli opposti più promettenti del panorama nazionale e in insieme ai suoi compagni di squadra della Materdomini Castellana Grotte, Gabriele Laurenzano (libero) e Cosimo Balestra (centrale), ha contribuito a portare l’Italia under 17, allenata da Renato Barbon, alla recente vittoria in Portogallo, al torneo Wevza (Western European Volleyball Zonal Association), che è valsa la qualificazione alla fase finale del Campionato Europeo di categoria (in programma a Sofia, in Bulgaria, nel mese di luglio).
Riccardo, 15 anni, gioca nel ruolo di opposto ed è figlio d’arte. Suo padre è Donato Milano, attuale presidente della Federazione Kickboxing Muay Thai Savate Shoot Boxe Sambo. Non ha seguito le orme del papà, uno dei miti di sempre della kickboxing mondiale degli anni ’70 e ’80 ma ha scelto la pallavolo. “Pur amando la kickboxing attraverso le imprese di mio padre – spiega Riccardo Milano – ho scelto la pallavolo perché era la disciplina sportiva nella quale più mi rivedevo. Amo anche il nuoto, ma la pallavolo è lo sport che più mi completa. Non immaginavo di arrivare a far parte della Nazionale U17 a soli 15 anni, traguardo che rappresenta un punto di arrivo e non di partenza. Devo ringraziare la mia società, la Materdomini Castellana, il mio allenatore Vincenzo Fanizza e i miei compagni di squadra se oggi sto vivendo un sogno. Un grazie speciale va ai miei genitori, mio papà Donato e a mia mamma Laura, istruttrice sportiva da oltre ventanni, una laurea in scienze motorie e che mi ha trasmesso la sua importante esperienza. Infine mia sorella Mirea che è sempre con me”.
Riccardo che frequenta nella sua Gioia del Colle, con buonissimi voti il 3° anni del Liceo Scientifico “R.Canudo” si è ispirato agli insegnamenti di papà Donato: “E’ il mio punto di riferimento, mi ha trasmesso la cultura dello sportivo professionista, di eccellenza. Mio padre è la storia della Kickboxing e all’epoca non c’erano risorse per trasferte e allenamenti, ma i successi sono arrivati grazie al suo sacrificio quotidiano e in autofinanziamento per gli spostamenti. Ascoltare la sua esperienza mi ha aiutato e mi aiuta anche oggi a capire cosa sia lo spirito del sacrificio, la passione e il valore della maglia unitamente al rispetto dell’avversario”. E aggiunge: “Il idolo nel campo della pallavolo è Ervin Ngapeth, mentre Leano Cetrullo era il mio giocatore preferito quando indossava la maglia del Gioia del Colle”.
Affari di famiglia direste, ma cosa ne pensa il papà Donato Milano? “In acqua Riccardo ha una motricità bestiale, è un mostro, naviga e ogni movimento è naturale. In montagna sa sciare, fa snowboard. Ha scelto la pallavolo e a me va bene così, mi importa la sua felicità. Ha meritato la maglia della nazionale e adesso deve confermarsi. Non posso rimproverargli nulla perché a scuola va bene, non ha vizi è un ragazzo serio e sono coinvolto più come genitore. A casa non parliamo mai degli aspetti tecnici perché in palestra ha un allenatore bravissimo come Fanizza. Per me la vittoria di tutta la nazionale nel torneo Wevza è già un grande risultato. Dipende tutto da mio figlio Riccardo adesso. Io gli starò accanto in ogni sua scelta”.
A certificare la crescita di Milano, Laurenzano e Balestra è coach Vincenzo Fanizza, l’allenatore della Nazionale Prejuniores: “I risultati non vengono per caso, perche i sacrifici sono anche delle famiglie. Ho la fortuna di avere genitori che fanno i tifosi e non gli allenatori. La società della Materdomini mi permette di lavorare tranquillamente. I ragazzi in settimana svolgono 4 allenamenti di lavoro fisico e 5 allenamenti tecnici con me. Il gruppo dell’annata 2003-04 fa la serie C. Riccardo è con me da un un anno e mezzo, gli altri ragazzi due da 4 anni. Come ogni anno la Materdomini ha due squadre per ogni categoria, per
far giocare piu atleti possibile nelle varie fasce di età. Quindi non lavorare su 10 atleti ma su una ventina per fascia. Diversi di questi ragazzi hanno già vinto titoli italiani e sono con me in Prejuniores”.