A Perugia è arrivato il quarto trofeo della sua storia, per alcuni versi il più faticoso da portare a casa. La finale è stato uno stress per gli osservatori imparziali, figuriamoci per un personaggio sanguigno e partecipe come il presidente Gino Sirci: “Vincere cosi è talmente provante che va fatto al massimo una volta all’anno – riporta Diego Anselmi sul Corriere dell’Umbria – è stata una gioia immensa come immagino che i nostri avversari abbiano provato un dolore immenso, ci pensavo mentre ero sul podio a festeggiare con i ragazzi ed ho incrociato lo sguardo di qualcuno di loro. Probabilmente alla fine del secondo set avevano assaporato qualcosa che però alla fine siamo riusciti ad impedire. Siamo rimasti appesi a tutte quante le chance, nonostante Atanasijevic e Leon non siano riusciti a mostrare costanza al servizio, poi lo hanno ritrovato (riferendosi a Leon che proprio dai nove metri è riuscito a dare la scintilla che ha rimesso in moto la squadra, ndr) e da lì è diventata un’altra partita. Siamo riusciti a capire in tempo che non era finita – continua il patron della Sir – e che potevamo farcela anche se avevamo qualche giocatore non proprio al massimo della forma, abbiamo dimostrato di essere i più forti sia per carattere che per forza, siamo riusciti ad avere la meglio anche se in grande difficoltà. La squadra dal primo all’ultimo ha saputo mettere in campo il proprio contributo, anche quelli che sono stati chiamati dalla panchina come Piccinelli per dirne uno hanno saputo fare la differenza, il tutto ovviamente con l’aiuto del grandissimo pubblico che ci ha seguito qui a Bologna”
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