Otto vittorie nelle ultime otto gare. Primato in una ipotetica classifica di campionato tenendo conto solo del girone di ritorno. Quarto posto ex-aequo con Modena. I punti in classifica, sono 42 per Milano, a -2 dai 44 con cui la Revivre Axopower chiuse lo scorso anno la stagione 2017-2018 che consentì alla società del presidente Lucio Fusaro di accedere ai playoff scudetto. Tant valutazioni positive, ma Andrea Giani dopo il successo contro Siena non è tornato a casa soddisfatto: “Abbiamo rischiato di compromettere la partita, perché nel terzo set avevamo preso un bel vantaggio ed abbiamo avuto tre palle in mano al palleggiatore che non siamo stati capaci di capitalizzare”. Il riferimento alla rimonta che Siena ha perpetuato nei confronti dei padroni di casa, ribaltando la situazione da 22-16 a 22-23. Un blackout che Milano, dopo i quarti di finale di Coppa Italia con Modena, sembrava aver allontanato, ma i fantasmi evidentemente non sono del tutto stati spazzati via: “Situazioni simili una squadra come la nostra, che vuole salire di livello, non se lo può permettere e non se lo deve permettere. La partita con Siena – ha sottolineato il Giangio – ha dimostrato diversi passi indietro sul profilo del gioco, sul profilo della qualità e sul profilo dell’intensità che ogni atleta ha messo. Dobbiamo essere critici nella maniera giusta, perché se ci accontentiamo non cresciamo. Dobbiamo capire che dobbiamo avere qualità in più situazioni perché è quello che fa la differenza”. La squadra è tornata al lavoro sin da oggi , contrariamente a quanto previsto dal programma originale la ripresa della preparazione per domani, quasi una piccola punizione per un gruppo che sta dimostrando di avere le qualità per crescere ancora, ma che non sempre le trasforma in gioco e punti sul campo: “Abbiamo bisogno di lavorare per crescere. Il lavoro non è mai punitivo, ma viene sempre fatto perché è costruttivo. Noi dobbiamo consolidare quello che siamo attraverso il lavoro. La partita contro l’Emma Villas ci deve servire per capire quale vuole essere la nostra direzione, perché se non ragioniamo quando giochiamo, diventa difficile portare a casa il risultato”.