Sono almeno otto i partecipanti del “Game of Thrones” della nazionale russa maschile, secondo quanto riporta Andrey Lopata sul media russo Realnoe Vremya. In realtà qualcuno dei papabili è già ufficialmente uscito dalla disputa. Vladimir Alekno si è tirato fuori da solo, dicendo apertamente di non voler tornare alla guida della nazionale. Camillo Placì, che su quella panchina si già seduto come vice di Daniele Bagnoli, è stato scartato dalla Federazione Russa perché nonostante da due anni lavori nel Fakel Novy Urengoy non ha imparato la lingua. Il terzo nome che sembra essere uscito dalla lotta è l’ex-ct bulgaro Plamen Konstantinov, oggi tecnico a Novosibirsk che nei giorni scorsi dopo la sconfitta con Kazan ha risposto a chi gli avanzava l’ipotesi di non essere interessato.
I cinque restanti sono tre stranieri e due russi. I nomi degli stranieri sono quelli già emersi nelle ultime 24 ore su dal15al25.gazzetta.it: il nostro Lorenzo Bernardi, il finlandese Tuomas Sammelvuo che guida il Kuzbass Kemerovo e il serbo Slobodan Kovac ex-ct della Slovenia e attuale tecnico del Belgorod. I due allenatori di casa in corsa sono Aleksandr Klimkin che siede quest’anno sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo e Konstantin Bryansky della Dinamo Mosca.
I rumors che vogliono Roberto Piazza avvicinarsi alla panchina dello Zenit San Pietroburgo fanno pensare che alla fine la scelta possa cadere su Klimkin, tecnico a San Pietroburgo, che sembra avere grandi appoggi all’interno dell’organizzazione federale che ne ha appoggiato la crescita nella nuova carriera, dopo la sua scelta di abbandonare il campo.
La Rvf si è riservata di scegliere entro la fine del mese, dopo la riunione del suo board, e nella decisione che verrà presa avranno un peso diverse considerazioni.