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#Pallavolo – La “diaspora” cubana cambierà il volto del volley mondiale?

Una domanda che ha una risposta semplicissima: si. E’ di ieri la notizia che il cubano Oreol Camejo ha chiesto (ed ottenuto) la cittadinanza sportiva russa ennesimo campione nato nella scuola caraibica, che molto presto avrà la possibilità di vestire la maglia di un’altra nazionale. Non è una novità e non sarà nemmeno l’ultimo talento dell’isola che è destinato a indossare i colori di una nazionale diversa di quella del suo paese di nascita. Ormai sono anni, da quando la pallavolo è divenuto uno sport dove ci sono dei buoni guadagni, che in giro per il mondo si trovano fuoriclasse nati a Cuba che se rimasti a casa avrebbero costituito una delle nazionali più forti in assoluto. Per limitarci al settore maschile (ma anche nel femminile non mancano gli esempi) alcuni dei più grossi personaggi della nostra disciplina cubani di nascita hanno vestito, vestono o vestiranno maglie di altri paesi e porteranno la loro qualità al servizio di altre nazionali. Juantorena ha vestito l’azzurro e magari tutti noi speriamo che lo farà ancora, tra pochi mesi Leal metterà la maglia del Brasile, Leon quella della Polonia. E’ facile immaginare che anche Camejo finirà per mettersi quella russa. Grandi campioni per grandi squadre che divengono ancora più forti. E la domanda è spontanea:  la “diaspora” cubana cambierà il volto del volley mondiale? Noi siamo convinti di si.

Foto di Michele Benda

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