“L’Europa del Volley siamo noi”. Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione della finale tutta italiana di Champions League – che si disputerà sabato 18 maggio a Berlino tra Igor Gorgonzola Novara e Imoco Volley Conegliano – e la celebrazione dei trionfi delle squadre di Serie A Femminile nelle competizioni europee. Il Martini Bistrot è stata la suggestiva cornice dell’evento che ha attirato i vertici dello sport e della pallavolo italiana, alcune delle atlete più rappresentative del Campionato di Serie A – Cristina Chirichella, Alessia Gennari, Serena Ortolani e Miriam Sylla – accompagnate dai rispettivi presidenti di Club, il commissario della Nazionale femminile Davide Mazzanti e i più importanti media nazionali.
“Ringrazio tutti coloro che sono accorsi oggi qui a festeggiare i fantastici risultati raggiunti dai nostri Club nelle Coppe Europee – ha detto Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile e padrone di casa. – Ricordo bene che anni fa, con la congiuntura economica e la difficoltà a reperire sponsorizzazioni, molte squadre dovettero rinunciare a disputare le competizioni europee. La Lega proprio in quel momento rilanciò e fece scelte precise, sia di immagine con ad esempio l’introduzione dei campi rosa, sia di gestione con la lotta al doping amministrativo per avere Club economicamente più solidi. Oggi non solo siamo tornati a disputare le Coppe, ma a vincerle: merito di atlete e tecnici, ma soprattutto degli sponsor e degli investitori, di chi ha creduto nella pallavolo rosa di vertice. Grandi imprenditori, come quelli presenti oggi, che hanno intuito che il movimento potesse diventare ciò che effettivamente è diventato, ossia un’importante vetrina. Dopo il risultato della Nazionale di Mazzanti in Giappone non potevamo contribuire meglio di così al momento d’oro del volley italiano. E’ un grande momento: tutte le giocatrici della Nazionale militano nel nostro Campionato, le stelle internazionali fanno la corsa per venire qui; a tal proposito rivolgo un appello al presidente Malagò a proposito del numero dei visti per le atlete extracomunitarie: noi non siamo il calcio, è evidente che l’alta competitività del nostro torneo ha dei benefici sul rendimento della Nazionale”.
“Sono molto contento di essere qui – afferma Bruno Cattaneo, il presidente federale -. Celebriamo un meraviglioso ‘triplete’ e la finale tutta italiana di Champions League, un avvenimento straordinario che in qualche modo avevamo ipotizzato, visto che abbiamo fatto un tentativo di ospitarla a Milano. Non è certamente un caso: io credo che i nostri Club siano migliorati non solo per la qualità degli investimenti a livello organizzativo, per struttura societaria. Al di là dei risultati sportivi e della bravura di atlete e tecnici, è importante che sia garantita la continuità del movimento. Il claim “L’Europa del volley siamo noi” afferma una realtà conclamata, è piena verità”.
“Non potevo non essere qui oggi – afferma Giovanni Malagò, presidente del CONI -. Sono molto orgoglioso di ciò che sta accadendo nella pallavolo, in questo caso quella femminile. Complimenti a Lega e FIPAV, ognuna per le proprie competenze. Il calcio inglese ha portato quattro squadre in finale nelle competizioni europee, ma la loro nazionale da anni non ottiene risultati. La pallavolo femminile è l’altra faccia della medaglia, con la differenza che ha l’uno e l’altro, ovvero Club che vincono le Coppe Europee e una Nazionale capace di vincere l’argento Mondiale. Le atlete che vedo qui di fronte a me incarnano tutti i valori sociali, culturali, sportivi in cui milioni di italiani si sono riconosciuti. Oggi sono presenti molti soggetti che hanno un ruolo nel volley italiano – Lega, Fipav, atlete, tecnici, sponsor, investitori, il Coni -: è una partita che ritengo vada portata avanti senza che nessuno debba vincere sull’altro. Gli interessi non dovranno mai contrapporsi, siamo tutti componenti di un unico oggetto. Se il Coni è il Coni, è anche grazie alla pallavolo femminile. Facciamo sì che questa meravigliosa situazione non sia un’eccezione, ma diventi una piacevole tradizione”.
Foto di Fiorenzo Galbiati