#Pallavolo SuperLega – Dopo il saluto di Velasco chi siederà su quella panchina bollente?
(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Julio Velasco ha salutato per la terza volta Modena. Lo ha fatto soltanto dodici mesi dopo esserci tornato, lo ha fatto dopo aver vinto l’ennesimo trofeo della sua carriera (la SuperCoppa), lo ha fatto dopo aver mantenuto l’impegno di far giocare dei play off da protagonista al suo club. Probabilmente con un unico rimpianto: aver lasciato strada libera a Perugia, dopo aver dimostrato di poterla mettere in grandissima difficoltà in semifinale.
Non sappiamo il vero motivo dell’addio di Julio alla panchina, probabilmente ne verremo a sapere qualcosa in più nelle prossime settimane, ma siamo convinti che questo non sarà un addio definitivo alla pallavolo, a questo sport di cui ha scritto pagine che non si possono scordare.
Ma la sua decisione di fatto apre un nuovo capitolo per la società emiliana, che ora si trova a dover trovare un nuovo condottiero, l’ennesimo delle ultime stagioni che hanno visto alternarsi alcuni dei migliori tecnici in senso assoluto: da Lorenzetti a Piazza, da Stoytchev allo stesso Velasco, su una panchina che per tante ragioni si è dimostrata davvero bollente.
L’idea di molti è che arriverà per sostituire Velasco uno dei suoi “fenomeni”, ma chi? Difficile dirlo a freddo. Quel che possiamo affermare che il cataclisma Velasco sconvolgerà il mercato dei tecnici della SuperLega.
Tanti i potenziali candidati: da Giani, che però è già in parola con Milano, a Gardini, vicinissimo a Piacenza. Difficile che sia Cantagalli, una soluzione interna che almeno in partenza non trova troppi appoggi. Riteniamo difficilissima l’ipotesi Bernardi, che già in passato era stato avvicinato dalla società senza trovare l’accordo e che non più tardi di un paio di settimane fa ha avuto una querelle con alcuni tifosi che lo hanno offeso con delle magliette di cattivo gusto. De Giorgi si è impegnato con Civitanova, così come Anastasi a Varsavia, Bracci e Tofoli non hanno ancora dimostrato di poter reggere una piazza così esigente. Ci sembra che in mancanza di italiani di livello assoluto (non crediamo che Blengini possa rompere con la nazionale alla vigilia dei Giochi), occorre guardare a qualche straniero: Grbic in uscita da Verona? Bernardinho buon amico della presidente Pedrini? Tillie l’uomo che ha ricostruito la grande Francia? Ai posteri l’ardua sentenza