Dopo quattro vittorie consecutive, arriva la seconda battuta d’arresto dell’Italia nella VNL maschile. Il sestetto di Gianlorenzo Blengini alza bandiera bianca contro una Russia in grande crescita e bisognosa di punti per recuperare le battute d’arresto subite nel primo week end di gare. Volkov e compagni si sono imposti per 3-0 (29-27 25-16 25-18) in maniera molto netta dopo aver sofferto un po’ in avvio.
Subito dopo la vittoriosa gara contro il Portogallo, il tecnico italiano aveva annunciato che alcuni dei suoi atleti avevano bisogno di recuperare dagli sforzi fatti nei primi cinque incontri. Inizialmente ha operato soltanto una sostituzione inserendo Polo per Anzani nel reparto dei centrali. Poi da metà del secondo set in poi ha operato molti cambi e in pratica ha stravolto la formazione. Già nel finale del primo Pinali era subentrato a Nelli. Sbertoli ha rilevato il capitano Giannelli. Poi è stata la volta di Raffaelli a sostituire prima Antonov e poi in alcune situazioni Cavuto. Spazio anche per il più giovane della compagnia Lavia. Soltanto in tre hanno giocato dall’inizio alla fine della gara: i centrali Russo e Polo e il libero Balaso.
La Russia, che il neo ct Sammelvuo ha ridisegnato profondamente è stata in difficoltà soltanto per metà set quando l’Italia si è portata sul 16-11. Poi un lungo turno al servizio di Poletaev ha capovolto il punteggio e in pratica i padroni di casa sono divenuti padroni del campo. Gli Azzurri hanno lottato sino al 29-27 del primo annullando 4 set-point, poi sono usciti di scena.
Anche il secondo week end dell’Italia si è chiuso con 2 vittorie ed una sconfitta, risultati che consentono a Giannelli e compagni di rimanere agganciati alle zone alte della classifica. Il loro destino in questa VNL, che ricordiamo è stata affrontata con l’obiettivo di far fare esperienza internazionale a molti dei ragazzi convocati sarà con ogni probabilità deciso da quanti risultati riusciranno a fare nel prossimo week end a Varna in Bulgaria in cui da venerdì a domenica affronteranno nell’ordine: Giappone, Australia e i padroni di casa bulgari.
(segue tabellino)