Radostin Stoychev, intervistato nella sua Bulgaria da Nova Tv, ha specificato molti argomenti della sua carriera, della scelta di andare in Polonia come Ds a Stettino, della nuova avventura a Verona, della possibilità di rivedere Matey Kaziyski nella Blùvolley, finendo con il parlare della vicenda con Modena, una querelle ancora aperta.
STETTINO – “Anche se non è finita nel migliore dei modi è stata una esperienza positiva, perché mi ha permesso di vedere la pallavolo da un’altra angolazione. A Stettino avevo l’incarico di Ds ed ho organizzato la squadra sul piano sportivo”.
VERONA – “Io non volevo cambiare il mio lavoro. Allenare è sempre stata una cosa che mi è piaciuta. La proposta di Verona è arrivata nel momento giusto e l’ho accettato senza pensarci troppo. Con la Blùvolley abbiamo degli obiettivi chiari. C’è bisogno di tempo per centrarli, ma non deve essere inteso come una promessa vuota di contenuti. Abbiamo due anni per lavorare e costruire una squadra di livello. L’obiettivo nello sport non può che essere la vittoria. Il nostro budget è lontano da quello delle squadre più forti, ma questa cosa non deve essere intesa come un alibi. Dobbiamo costruire nuovi giocatori di qualità che in un anno riescano a giocare e vincere contro i campioni più celebrati e costosi “.
BULGARI – “Ho sempre lavorato con dei talenti bulgari e continuerò a farlo anche a Verona. Asparuh Asparuhov ha già firmato un contratto con noi, avrei voluto anche Alex Grozdanov, ma lui ha preferito accettare un’altra proposta. Altri ne arriveranno nelle prossime stagioni”.
KAZIYSKI – Matey torna in Giappone. In futuro, se il club trova risorse e opportunità, non escludo che possa giocare nuovamente a Verona
MODENA – “La vicenda con Modena non è assolutamente chiusa. E’ una vicenda in corso che dovrà essere giudicata in un tribunale: Ci vorrà molto tempo, la prima udienza ci sarà a luglio. Questa è una questione di giustizia e cercherò di ottenerla”.
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