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#Pallavolo SuperLega – Giani in panchina e Anderson di banda guidano la rivoluzione di Modena

(Roberta Rotelli per iVolleymagazine.it) E’ aria di cambiamento quella che si respira a Modena con il nuovo arrivo dell’allenatore Andrea Giani, che nel tempio del volley ha vinto praticamente tutto in 10 anni : 2 scudetti, 2 coppa campioni, 2 Coppa Italia, 1 Supercoppa e la Coppa Cev nel 2004, e ha bagnato proprio qui nel 2007 anche l’esordito della sua carriera da allenatore. Al suo fianco gli intramontabili ex compagni di battaglia, quelli della corazzata della Generazione di Fenomeni che negli anni ’90 ha fatto sognare l’Italia intera, tra cui Andrea Sartoretti d.g. e Luca Cantagalli assistant coach, con i quali il Giangio ha promesso di portare grandi risultati già dalla prossima stagione. E non stupisce che Modena investa proprio su quello che per anni è stato il suo fiore all’occhiello, nonostante la scommessa appaia assai ardua considerato il passaggio del testimone che avviene con Julio Velasco, ex allenatore e maestro dello stesso Giani, ora ingaggiato come Dt del settore giovanile maschile azzurro dalla Federazione.
Modena Volley per la stagione 2019/2020 si colora a stelle e strisce: oltre al centrale Max Holt e al palleggiatore Micah Christenson a rafforzare la diagonale dei canarini, tra le new entries più attese, spicca il nome di Matt Anderson, vecchia conoscenza di Modena della stagione 2011/2012 in arrivo direttamente dallo Zenit Kazan, dove negli ultimi anni ha vinto 4 Champions League, 5 campionati russi consecutivi, un campionato del mondo per club, 5 coppe di Russia e 5 super coppe. Acquisto tanto importante quanto scomodo a quanto pare, visti gli stravolgimenti che la presenza del martello statunitense ha portato con se: in primis la cessione da parte del club emiliano dello schiacciatore sloveno Tine Urnaut, ormai arruolato tra le fila della Shangai Golden Age, ma soprattutto a detta del Presidente Catia Pedrini, il prolungato malessere accusato dal capitano Ivan Zaytsev a fine campionato sarebbe stato determinato proprio dall’ipotesi che Anderson venisse ingaggiato nel ruolo di opposto. Ipotesi messa subito a tacere dalla stessa n.1, che in una intervista al Resto del Carlino, ha assicurato che Anderson avrebbe giocato come martello, mossa a noi risulta estremamente tattica volta a togliere ogni dubbio sulla maxi-polemica che avrebbe visto lo Zar apparentemente sedotto dalle lusinghe della Lube e presumibilmente intenzionato a lasciare Modena alla volta di Civitanova.
Al contrario sarà il centrale Simone Anzani a lasciare l’emilia alla volta dei lidi civitanovesi, firmando un contratto triennale che lo legherà alla società dei cucinieri fino al 2022. Modena ha confermato come terzo martello Denys Kaliberda, e aperto le porte come quarto a Luis Elian Estrada Mazorra, schiacciatore cubano promettente, classe 2000, che nell’ultima stagione ha militato in Brasile al Minas.

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