La Gazzetta dello Sport nel suo inserto VcomVolley, ha portato alla luce una vicenda che lascia a bocca aperta, riguardante l’ex-azzurro Michele Baranowicz. Il palleggiatore ha raccontato a Gian Luca Pasini di essere stato “pignorato” come giocatore. Una storia che si è risolta per il pronto intervento della presidenza federale, ma che lascia tutti stupiti e che “deve” portare ad attente riflessioni ed anche a dei cambiamenti riguardanti i vincoli del tesseramento per atleti, che a questo punto devono avere uno status diverso e una diversa libertà di movimento professionale.
“Quello che ho passato non lo auguro davvero a nessuno. Per una volta credevo di avere fatto le cose per bene e con calma. Invece mi sono trovato in una situazione assurda”. Michele Baranowicz adesso può respirare, ma non vuole rilassarsi perché sa che questo caso assurdo non è ancora chiuso. Anzi. “Io a marzo firmo il contratto con Vibo Valentia, a quello che so il cartellino a quel momento è in carico alla Lube Civitanova, ma so anche che al momento del mio trasferimento verrà passato a tempo indeterminato alla Tonno Callipo. Come da accordi. Passa un po’ di tempo. Mancano una decina di giorni alla chiusura del Volley Mercato (fissata per il 17luglio, n.d.r.) e vengo a sapere da terzi, quasi per caso, che c’è un problema. Il mio “cartellino” è stato pignorato …”
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