Sergio Busato, come riporta Ria Novosti, ha smentito fermamente che i suoi festeggiamenti avessero un qualsiasi motivo denigratorio verso la Corea del Sud, tanto meno razzista: “Non volevo offendere nessuno. Sono molto sorpreso che il mio gesto sia stato considerato offensivo. Stavo festeggiando la qualificazione alle Olimpiadi, che si terranno in Giappone. In quel momento non mi sono rivolto alla squadra sudcoreana. Non capisco perché il mio gesto sia chiamato razzista. In quel momento, eravamo tutti felici e così ho celebrato il nostro arrivo a Tokyo . Ho un grande rispetto per la squadra sudcoreana, ho diversi amici che ci lavorano. Mi scuso con la squadra sudcoreana, la Federazione sudcoreana di pallavolo, i tifosi. Non volevo offendere questa nazione, non mi hanno interpretato correttamente” .