Fino al 31 agosto Luigi Randazzo sarà a Cavalese con la Nazionale italiana per un collegiale in preparazione all’Europeo di settembre. L’infortunio avvenuto in occasione della sfida contro Perugia il 9 dicembre dello scorso anno è ormai un ricordo e la voglia di recuperare è tanta. Di sicuro la chiamata Azzurra è per lui uno stimolo.
“Sono giorni di test fisici e palestra – dice Randazzo – e sono felice di poter indossare ancora la maglia della nazionale. Fisicamente sto bene ma è da molti mesi che mi manca il contatto con il campo, con il ritmo partita. Ora dovrò lavorare su questo ma gli stimoli non mancano. Anzi”.
Un’estate senza sosta per te, come hai vissuto questo tempo dall’operazione a oggi?
“Bisogna saper reagire in maniera giusta anche a un infortunio. Se la forza viene canalizzata nella maniera giusta, un evento negativo permette di crescere. In questi casi non serve piangersi addosso e nemmeno arrabbiarsi. Bisogna solo rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per ritornare più forti di prima. Per tale ragione sto vivendo questo momento con grande serenità: da parte mia metto il massimo dell’impegno, godendomi tutto ciò che arriva con positività”.
Dall’annuncio del tuo rinnovo a oggi, Padova ha completato il roster. Come vedi la nuova Kioene?
“Sulla carta è sempre difficile dare dei giudizi. Il valore di tutte le squadre si capirà solo quando s’inizierà a giocare. Detto questo, la Kioene è una squadra che può contare su una grande potenza in attacco e sul fatto che molti di noi (compresi i nuovi innesti) hanno già giocato in Superlega , quindi conoscono bene le dinamiche del campionato italiano. L’esperienza sarà importante perché la nuova stagione sarà decisamente più ardua della precedente. Ogni team si è rinforzato, gli investimenti su giocatori di qualità confermano la bellezza ma anche la difficoltà del campionato italiano. L’asticella continua ad alzarsi, ma proprio per questo sarà motivante impegnarsi per cercare d’ottenere dei risultati importanti per noi, per il pubblico e per la società”.