Il successo contro la Russia e il conseguente ingesso in semifinale, ha portato tanta carica in casa azzurra, un entusiasmo testimoniato dalle parole della palleggiatrice tricolore Ofelia Malinov: “Siamo davvero contente di aver raggiunto questa semifinale, è un traguardo importante a cui tenevamo tanto. Penso che la partita con la Russia sia stata difficile soprattutto dal punto di vista mentale: siamo state molto brave a stare sempre sotto e non mollare mi. Perdere in quella maniera il primo set poteva condizionarci, invece al rientro in campo ci abbiamo messo ancora più carica e questo ha fatto la differenza. Credo sia stata la gara nella quale ci siamo maggiormente sostenute: ognuna di noi ha mostrato quanta voglia aveva di vincere, abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro. Magari solo a sprazzi s’è visto il nostro gioco, però quando contava c’era sempre una compagna pronta ad aiutarti. In campo si sentiva forte la voglia di battere le nostre avversarie”. Poi la regista azzurra ripensa all’edizione passata della rassegna continentale e ricorda quanto il 4 settembre sia stato per lei e per Sylla (oltre che per tutto il volley azzurro una data nera: “Se ripenso al mancato Europeo 2017, è una rivincita grandissima essere già arrivati in semifinale, e soprattutto averci riportato l’Italia dopo tanti anni d’assenza. Io prima del match non ci avevo pensato, ma guarda caso ieri era il 4 settembre: il giorno in cui due anni fa io e Miriam abbiamo perso la possibilità di prendere parte alla rassegna continentale. A distanza di così tanto tempo, poter essere protagoniste in campo, in questa maniera, ti dà la consapevolezza e l’ulteriore voglia di raggiungere qualcosa d’importante. È una sensazione bellissima”. Poi Lia sfogliando l’album dei suoi ricordi racconta: “Un’altra coincidenza è il fatto che nel 2015, al mio primo Europeo, la Russia ci eliminò nei quarti. Alla vigilia mi ero detta, l’altra volta hanno vinto loro e adesso tocca a noi. S’è trattato di una sorta di doppia rivincita, sono proprio orgogliosa di aver ottenuto insieme alle mie compagne questa vittoria.
La gioia è ancora grande, però bisogna già pensare alla Serbia. Io credo che tra le semifinaliste sia la squadra più forte, abbiamo tanta voglia di misurarci con loro. Nessuna di noi, ovviamente, ha dimenticato la finale mondiale: faremo di tutto per vendicarci e soprattutto per andare a giocarci la medaglia più importante. Sono convinta che per ottenere grandi risultati sia necessario affrontare i più forti, quindi pensare di passare per delle le scorciatoie, magari incontrando squadre più deboli, non è il percorso migliore. Sono convinta che la sfida con la Serbia possa essere un trampolino di lancio per il nostro gruppo.
In questi mesi abbiamo avuto molte pressioni, arrivare in semifinale era l’obiettivo minimo, per questo forse nelle partite importanti abbiamo giocato con un po’ con il freno a mano tirato. C’era la paura di buttare quanto di buono era stato fatto. Lo scoglio l’abbiamo superato, d’ora in avanti abbiamo la possibilità di giocare con più libertà e quando ci divertiamo siamo capaci di grandi cose…”