Domani s’inizia l’Europeo maschile e il ct Blengini dichiara chiaramente che l’Italia ha ancora fame. In una intervista rilasciata a Roberto Condio per La Stampa il tecnico torinese, tra l’altro, da importanti indicazioni per il presente (Europei), per il futuro prossimo (World Cup) e per ciò che accadrà “domani” (giovani talenti).
Futuro – “Dico Lavia, come simbolo dei progressi che si possono compiere in un’estate di lavoro azzurro. È cresciuto tecnicamente, tatticamente e anche a livello fisico perché oggi è importante tirare forte. Come per lui, per tanti altri da Gardini a Cantagalli fino ai più giovani Stefani, Rinaldi e Michieletto, ora è decisiva la qualità del percorso da fare, anche con i club”.
Fame – “Abbiamo ancora fame. Il fatto che lo affronti la squadra migliore lo dimostra. Ci sono tutti, compreso Juantorena. Vogliamo fare bene in un torneo lungo e difficile, dove il lavoro più importante sarà a livello mentale. Perché giocare con la pancia piena è più difficile che farlo con le spalle al muro”
World Cup – “Comincia il 1 ottobre in Giappone e, se dovessimo meritarci la finale degli Europei del 29 settembre a Parigi, noi rischieremmo addirittura di non arrivare in tempo. Una follia. In Asia vedrete comunque un’Italia diversa: conto di dare spazio a chi ha giocato poco quest’estate, a partire da Randazzo”.
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