(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) Ogni suo intervento positivo è una opportunità di punto per il sestetto azzurro. Si chiama Fabio Balaso, libero di professione, uno dei protagonisti del 2019 della pallavolo italiana. Con lui in campo Civitanova per lunghi mesi eterna seconda a livello italiano ed internazionale, è tornata a vincere scudetto e Champions. Scusate se è poco…
MARMO.In un mondo di giganti, è alto “solo” 178 centimetri, ma ha un fisico compatto che sembra scolpito nel marmo: è agile come un gatto, e capace di capire in anticipo le intenzioni d’attacco degli avversari. Nelle ultime due gare è stato scelto dal ct Blengini per svolgere una funzione difficile e importante: il libero di difesa, ossia l’elemento che viene utilizzato in seconda linea quando l’Italia ha la battuta a disposizione, un suo intervento positivo pub fare la differenza nelle fase concitate delle gare. “Per me è una grande opportunità che sto affrontando con orgoglio: è importante riuscire a contribuire alle vittorie”, ha detto Fabio, che ha dimostrato di essere capace a mantenere la massima concentrazione anche se a volte il suo ingresso sul campo dura solo pochi secondi. “Quello del libero è già di per sé è un ruolo molto delicato. Giocare solo in difesa per me è in assoluto più difficile, perché comunque hai meno occasioni di entrare in campo. Ogni singolo ingresso è importante: devi cercare di dare il massimo nelle poche occasioni che arrivano, ogni pallone può essere determinante. Sai che devi andare su ogni palla, che non puoi lasciare nulla d’intentato, visto che ogni salvataggio può trasformarsi in un punto”.
ASCESA. Quella di Balaso è stata una rapida ascesa. Da Trebaseleghe, lo stesso club che negli anni 80 lanciò Andrea Zorzi, a Padova, dove ha conosciuto i segreti della SuperLega, poi nell’estate 2018 il passaggio a Civitanova. “E’ stata una scelta giustissima e fortunata. Sono molto contento di far parte di una squadra piena di campioni, con cui ho raggiunto due grandi vittorie che servivano alla società, alla città e naturalmente a noi giocatori. Ho avuto anche un po’ di fortuna, non mi aspettavo un anno cosi bello e pieno di successi”. Con la sua stessa maglia giocava anche Sokolov, il grande avversario di oggi con la sue Bulgaria, che è in procinto di trasferirsi in Russia. Un attaccante come ce ne sono pochi di cui Balaso conosce pregi e difetti. “Difetti Tetso non ne ha tanti: è un buonissimo giocatore e anche una bellissima persona fuori dal campo. Sono contento di rivederlo e di giocasti contro”. Il 24nne libero veneto è convinto che l’Italia ancora non ha mostrato completamente le sue potenzialità: “Abbiamo ancora dei margini di miglioramento, il gioco cresce partita dopo partita. Questo torneo è molto lungo e sono convinto che progrediremo pian piano. Certo, squadre forti non mancano: oggi e domani ne affrontiamo due importanti. Dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore”.
Valore che passa anche sull’apporto che la coppia di liberi tricolori saprà dare. Balaso e Colaci, una grande coppia che si completa tatticamente per come ha scelto di utilizzarli Blengini. Due professionisti e due ragazzi da portare come esempio, che si confrontano e si consigliano dentro e fuori campo: insieme possono fare la fortuna azzurra in Europa