#Pallavolo SuperLega – Zaytsev torna camaleonte

Zaytsev ha esordito in A1 a 16 anni a Perugia giocando in palleggio (del resto con quel nome non poteva essere altrimenti visto che papà Vietcheslav è stato uno dei più grandi di sempre nel ruolo). Nel 2008, dopo aver vinto un tricolore assoluto anche nel beach volley, nella MRoma incrocia per la prima volta Andrea Giani, che lo fa giocare in posto 4. Da martello lo Zar è una rivelazione, strappa in extremis ad Anastasi la convocazione azzurra per il Mondiale 2010, fa le fortune dell’Italia targata Berruto vincendo argento europeo e bronzo olimpico. Nel 2013 si trasferisce a Civitanova dove vincerà il suo primo scudetto e cambia ancora ruolo ritorna opposto, una posizione che gli piace tanto, ma che non riveste in nazionale. Sulla diagonale in azzurro comincia a giocare nel 2014, dopo aver detto chiaro e tondo al ct, che lui ritiene quello il ruolo in cui si sente più a suo agio. Le cose non vanno bene all’Italia. Ivan nell’inverno saluta la SuperLega e si trasferisce a Mosca.
Quando ritorna in azzurro si apre un conflitto tra lui e Berruto che lo ripropone come schiacciatore. L’ estate 2015 è tempestosa. Al conflitto di idee con il ct si unisce un episodio extrasportivo che porta alla sua esclusione dalle finali di World League. Poi Berruto lascia la panchina a Blengini. Zaytsev, con l’attuale ct ritrova il suo amato posto 2, e trascina l’Italia alla finale per l’oro di Rio 2016. Ma l’alternanza di ruolo non è finita. Dopo i Giochi Ivan torna in SuperLega, con Perugia fa grandi cose da martello, vincendo SuperCoppa,
Coppa Italia e Scudetto. Nonostante queste vittorie, lo Zar rimane convinto che il suo vero ruolo è quello sulla diagonale del regista e e decide ancora di cambiare aria e andare a Modena. Dove quest’anno guidato da Giangio Giani potrebbe vivere una nuova grande avventura da campione eclettico, camaleontico. E magari scoprire di poter accontentare tutti sia come ricettore, che come bomber.

Foto Galbiati-Zanetti