La centrale torinese ha una sua idea della serie A1 appena cominciata: “Diventa sempre più complicato leggere il campionato con squadre forti, che hanno però ancora bisogno di lavorare per esprimersi pienamente. Per noi l’obiettivo di tornare in Europa può essere raggiunto: siamo un mix di gente giovane e di esperienza che porta in egual misura entusiasmo e tecnica. Faremo bene non appena ci saremo conosciute, ma ci vuole ancora un po’ di tempo. Peccato per i tre punti non presi con Scandicci. Sarebbero stati un risultato da leccarsi le dita e un po’ di rammarico è rimasto. A Perugia per metà partita non è stato facile. Dobbiamo ancora crescere e amalgamarci, i limitando cali che portano ad errori di squadra”.
Domenica la proibitiva trasferta di Conegliano, dove però Titti ha vinto l’anno scorso con Brescia: “L’Imoco fa un campionato a parte, ma ha tutto da perdere in questa partita. Andremo lì per cercare di mettere loro il bastone fra le ruote ma al Palaverde ho già vinto con la leggerezza mentale che servirà anche a noi domenica”.
Veglia prova a spiegarci che tipo di centrale è: “La mia prima qualità è il muro, sto lavorando molto in battuta (buono il suo ingresso da 9 metri con Perugia ndr) e anche in attacco provo a studiare i segreti dalle mie compagne di reparto”.
Foto di Roberto Muliere