Pallavolo SuperLega – Il cubano Sosa Sierra è tornato in campo dopo 3 anni con la maglia dell’Itas Trentino

Esordire in SuperLega, realizzando il match ball con un attacco nei quattro metri, è il sogno di qualsiasi pallavolista. Fino a mercoledì sera, con tutta probabilità, lo era anche per Luis Sosa Sierra, che però proprio in occasione della partita casalinga contro Piacenza (vinta per 3-1 dalla sua Itas Trentino) ha potuto coronare questo tipo di desiderio.
Dopo cinque partite vissute in panchina senza aver l’opportunità di saggiare il campo, Angelo Lorenzetti ha scelto questa circostanza per offrirgli la prima apparizione ufficiale con la maglia di Trentino Volley. E il martello di L’Avana, arrivato già nello scorso febbraio a Trento ma nel roster ufficiale solo da questa stagione, non si è fatto pregare: alla prima occasione ha messo a terra con inaudita potenza il pallone che ha chiuso i conti contro la Gas Sales, regalando altri tre punti importanti per la classifica della compagine gialloblù.
“Sono entusiasta e ancora adesso molto carico perché non avrei mai pensato di entrare in campo – ha ammesso oggi Luis – . E’ stato un bellissimo regalo da parte dell’allenatore ma anche dei compagni perché, ad esempio, Giannelli mi ha alzato subito una palla perfetta per attaccare in quel modo. Sono felice, è un sogno che si realizza dopo tre anni non semplici in cui però non ho mai perso la voglia di allenarmi e pensare alla pallavolo”.
Per comprendere meglio quanto significativo fosse il momento vissuto alla BLM Group Arena per Sosa Sierra, basti pensare quanto distante fosse l’ultima partita ufficiale giocata in precedenza. “Il 3 luglio 2016, Cuba-Portogallo 3-2 per un match di World League – risponde con grande precisione – . E’ passato tanto tempo da allora, ho dovuto fare i conti con una situazione non semplice ma adesso posso dirlo davvero: con la partita con Piacenza è iniziata la mia carriera 2.0, in cui fra l’altro sto provando ad esprimermi in un ruolo differente. Precedentemente avevo sempre giocato al centro della rete, ma da quando sono arrivato a Trento lo staff mi ha proposto questo cambiamento che per me rappresenta un bellissimo stimolo. Devo lavorare ancora molto su battuta e ricezione, i fondamentali che mi vengono in maniera meno naturale, ma ho la fortuna di avere attorno a me persone bellissime che non smettono mai di aiutarmi, incitarmi e di darmi preziosi consigli: Lorenzetti, l’intero staff e i compagni di squadra. Devo ringraziare tutti. Per un cubano vivere a Trento è assolutamente particolare ma grazie a loro e alla Società è tutto decisamente più semplice. Il mio obiettivo stagionale? Riuscire a ritagliarmi uno spazio in questa squadra, continuare il percorso di crescita e magari in futuro giocare un po’ di più”.

Foto di Marco Trabalza