(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) La caduta di ieri a Stoccarda in Champions League, la quinta su 12 gare giocate in questa stagione dalle campionesse d’Europa di Novara, pesa sicuramente sul morale delle ragazze di Massimo Barbolini, che tra appena 5 giorni, alle 13 italiane del 3 dicembre esordiranno dall’altra parte del mondo a Shaoxing nel Mondiale per club femminile. Uno dei grandi impegni stagionali delle azzurre, che si presentano alla prima sfida con il Tianjin di Zhu Ting ed a quelle successive con le brasiliane del Dentil Praia Clube e con il Vakifbank, con poche certezze e tanti problemi tecnici.
L’Igor ha già visto a visto volare in Veneto la SuperCoppa. In campionato ha perduto in tre occasioni tra le mura amiche contro Conegliano, Brescia e Monza, ed è scivolata al quarto posto in classifica. E con il ko in Germania ha capito che anche a livello continentale dovrà lottare e sudare per andare avanti. Se non ci sarà un improvviso e difficile “salto di qualità” immediato, Chirichella e compagne rischiano di arrivare a fine anno, con obiettivi svaniti o compromessi. Insomma la stagione del sestetto piemontese è già ad un bivio.
Era inevitabile che la partenza della numero 1 italiana (per noi anche mondiale ndr) Paola Egonu provocasse un vistoso calo dei risultati. Senza trascurare che l’addio di Francesca Piccinini, prevedibile, ha tolto qualità e personalità al gruppo. Problemi che si potevano intuire, ma che la dirigenza piemontese forse ha sottovalutato. Si è creduto che l’assoluta e indiscutibile bravura di Massimo Barbolini potesse fare miracoli, ma di fatto è stata una allestita una formazione, con elementi dal passato importante, ma che nelle ultime stagioni hanno raccolto poco in termini di risultati. Non vogliamo fare di tutta un’erba un fascio, perché personaggi come Chirichella, Velijkovic e Hancock appartengono tuttora all’elite del movimento e lo stanno dimostrando, ma la partenza di autentiche leader il campo ci ha detto che sino ad oggi non è stata compensata.
In un volley femminile in cui l’età delle campionesse si sta abbassando anno dopo anno, Novara ha puntato su elementi d’esperienza, nonostante che durante l’estate radiomercato ha accostato alla squadra campione d’Europa nomi di giovani dalle prospettive importanti su cui poter costruire il futuro.
L’avventura del Mondiale per club, che pone subito sulla strada dell’Igor avversarie tanto importanti, può essere l’occasione buona per capire se le risorse della Novara attuale sono tali da permettere un cambio di passo per il resto della stagione oppure se il progetto studiato dallo staff dirigenziale debba subire a breve ed a lunga scadenza concreti correttivi.