(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Momento non facile in casa Leo Shoes Modena. La sconfitta di Perugia, davanti ad un Leon che abbiamo definito stratosferico, ha aperto delle crepe nelle certezze del sestetto di Andrea Giani. La sensazione è che la squadra gialloblù (come del resto indicano le ultime esibizioni) sia in una fase calante di forma. In Umbria dopo aver perduto il primo set c’è stata una bella reazione da parte di Zaytsev e compagni, ma che è durata poco soltanto un set e mezzo… Nulla di gravissimo, ma un campanello d’allarme che non va trascurato e siamo certi che il Giangio e i suoi collaboratori staranno facendo tutti i test del caso. Nel giro di un mese la brillante squadra che aveva raggiunto la finale di SuperCoppa si è sbiadita. Il solo Bednorz (che non a caso è il giocatore che prima degli altri ha smesso di lavorare in nazionale) sembra in crescita. Accanto a lui anche Rossini si è mantenuto sui suoi standard, gli altri componenti della formazione chi più chi meno hanno perso lo smalto dei giorni di migliori: da Zaytsev a Christenson, passando per Holt e Mazzone. Le parole di Anderson dopo la sconfitta del PalaBarton sono state chiare e sincere: “Non ci sono scuse per come abbiamo giocato nel quarto set” – mitigate da un segnale di fiducia dell’attaccante nordamericano che presto diverrà papà – “Ma c’è tempo per migliorare”. La verità è che ormai anche la Final Four di Coppa Italia si avvicina a grandi passi e il terzo posto, oggi gialloblù, è ancora alla portata di Trento. E arrivare quarti (che rimane comunque un’ipotesi che ci sembra possibile sulla carta considerando che la squadra emiliana concluderà l’andata in casa con Vibo), significherebbe giocare una sfida diretta per l’accesso alle finali contro Milano dello scatenato Nimir.
I problemi temuti all’inizio del torneo di avere una panchina fragile e non all’altezza dei titolari, torna con frequenza nei ragionamenti degli addetti ai lavori e della tifoseria: un dato che soltanto i risultati del campo possono smentire.
Foto di Michele Benda
